Oggi voglio discutere un comunicato stampa dell'Associazione Nazionale Alpini che trovo davvero problematico. Recentemente, durante il raduno degli alpini a Rimini, sono stati segnalati numerosi episodi di molestie nei confronti delle donne. Non intendo soffermarmi sui dettagli delle molestie, ma sul modo in cui l'associazione ha gestito la comunicazione di crisi.
Il comunicato inizia affermando che non ci sono state denunce formali, un'argomentazione debole considerando che le vittime possono impiegare del tempo prima di denunciare a causa dello shock. Inoltre, il documento suggerisce che in grandi assembramenti sia quasi fisiologico che si verifichino episodi di maleducazione, una frase che sembra giustificare le molestie come un evento inevitabile. Questo è inaccettabile e, se fossi un alpino, sarei furioso per essere implicitamente accusato di essere un molestatore per definizione.
Il comunicato prosegue sostenendo che chiunque potrebbe indossare un cappello da alpino e spacciarsi per tale, cercando di scaricare la responsabilità su esterni. Tuttavia, ciò non spiega perché 75.000 alpini presenti non abbiano preso posizione contro questi comportamenti. Questo implica una connivenza inquietante, che danneggia ulteriormente l'immagine dell'associazione.
In definitiva, questo comunicato è un esempio di cattiva gestione della comunicazione di crisi. In situazioni del genere, è fondamentale avere professionisti che sappiano come affrontare la situazione senza peggiorarla. Spero vivamente in una rettifica da parte dell'associazione, perché la reputazione di un corpo così importante nella storia d'Italia non dovrebbe essere infangata da dichiarazioni avventate.

In questa Puntata
L'Associazione Nazionale Alpini pubblica un comunicato controverso in risposta alle accuse di molestie durante un raduno a Rimini. Il documento minimizza l'accaduto e lascia intendere che episodi di maleducazione siano inevitabili in grandi assembramenti, suscitando indignazione e sollevando dubbi sulla gestione della crisi reputazionale dell'organizzazione.