1008.ALPINI e MOLESTATORI: secondo l'Associazione è la stessa cosa...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 11.05.2022

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I contenuti dell'Episodio #1008

In questo episodio di Ciao Internet, affrontiamo il controverso comunicato stampa dell'Associazione Nazionale degli Alpini in seguito alle segnalazioni di molestie avvenute durante la festa degli alpini a Rimini. Analizzo le dichiarazioni fatte dal presidente dell'associazione, che sembrano giustificare comportamenti inaccettabili, e discuto l'importanza di una gestione adeguata della comunicazione di crisi per proteggere la reputazione di un'organizzazione.
Ciao Internet! Oggi affrontiamo un tema spinoso emerso durante la festa degli alpini a Rimini, dove sono stati segnalati numerosi episodi di molestie ai danni di ragazze. Ciò che voglio approfondire in questo episodio non sono tanto gli eventi specifici, di cui si è già parlato ampiamente sui media, quanto piuttosto il comunicato stampa rilasciato dall'Associazione Nazionale degli Alpini. Un comunicato che trovo delirante e assurdo sotto molti punti di vista.

Il documento in questione, firmato dal presidente dell'associazione, Sebastiano Favero, cerca di difendere gli alpini con argomenti che definirei quanto meno discutibili. Innanzitutto, si afferma che non ci sono state denunce, ignorando il fatto che le vittime di molestie potrebbero non denunciare subito per svariati motivi, come lo stato di shock. Inoltre, viene detto che è facile per chiunque indossare un cappello da alpino e spacciarsi per tale, quasi a voler dire che i responsabili potrebbero non essere veri alpini. E infine, l'affermazione più sconcertante: quando si radunano molte persone, è quasi fisiologico che avvengano episodi di maleducazione.

Quest'ultima affermazione è particolarmente problematica. Dire che le molestie sono fisiologiche è inaccettabile, e se fossi un alpino, sarei furioso con l'associazione per aver dato un'immagine così negativa di noi. L'idea che in mezzo a 75.000 persone che hanno fatto parte delle forze armate nessuno intervenga per fermare le molestie è preoccupante. O gli alpini sono tutti molestatori, o sono conniventi. Entrambe le ipotesi sono inaccettabili.

Inoltre, si tenta di spostare la colpa sui giovani che approfitterebbero della situazione, ma molte testimonianze parlano di uomini più maturi, non ragazzini. Quindi, ancora una volta, ci troviamo di fronte a un tentativo di minimizzare e distorcere la realtà.

Questo episodio è un chiaro esempio di come non gestire una crisi. Una dichiarazione del genere danneggia ulteriormente la reputazione dell'associazione, invece di proteggerla. È fondamentale, in situazioni di crisi reputazionale, affidarsi a esperti di comunicazione che sappiano come risollevare la situazione, non peggiorarla.

Spero vivamente che ci sarà una rettifica e che gli alpini possano risollevarsi da questa situazione imbarazzante, perché il corpo degli alpini ha avuto un ruolo significativo nella storia d'Italia e merita di essere rappresentato meglio. Se siete interessati a temi di comunicazione di crisi, continuate a seguirmi qui su Ciao Internet. Grazie per avermi ascoltato ed estote parati!