Buon lunedì a tutti! Oggi parliamo di un concetto che amo introdurre durante i miei corsi alle aziende: il teorema della gabbia di vetro. Questo teorema suggerisce che in internet tutti siamo esposti, proprio come se vivessimo in una gabbia di vetro. Ciò significa che i segreti e le azioni poco limpide sono facilmente scoperti e analizzati dalla rete, un'entità composta da singoli individui che, sebbene non sempre particolarmente intelligenti, quando si uniscono, possono raggiungere risultati straordinari.
Per dimostrarvi questo concetto, vi racconto una delle storie di trolling più incredibili e memorabili: la saga tra Shia LaBeouf, noto attore e performer, e la comunità di 4chan. Tutto ha inizio con il progetto politico "He Will Not Divide Us", lanciato da LaBeouf come reazione all'elezione di Donald Trump. L'installazione prevedeva una telecamera puntata su una bandiera con la scritta "He Will Not Divide Us", che doveva trasmettere in diretta per tutta la durata del mandato presidenziale.
Tuttavia, 4chan, noto per le sue operazioni di trolling, non ha tardato a prendere di mira il progetto. Inizialmente, la diretta si svolgeva a New York, ma l'intervento dei troll, che includeva messaggi provocatori e simboli controversi, ha portato a scontri fisici e all'arresto di LaBeouf. La situazione si è quindi spostata nel New Mexico, ma anche lì la telecamera è stata vandalizzata.
Determinato a continuare il suo progetto, Shia ha deciso di spostare la telecamera in una località segreta, puntandola verso il cielo. Tuttavia, anche questa volta, 4chan ha accettato la sfida e ha messo in campo una vera e propria operazione di intelligence. Analizzando le scie degli aerei e triangolando le stelle, i partecipanti di 4chan sono riusciti a restringere l'area dove poteva trovarsi la bandiera. Uno di loro ha poi confermato la posizione suonando il clacson vicino alla possibile ubicazione, fino a che il suono non è stato captato dalla telecamera.
Il blitz finale ha visto i troll sostituire la bandiera di LaBeouf con un cappellino pro-Trump e una maglietta con Pepe the Frog, simbolo dell'alt-right. In meno di 48 ore, la comunità di 4chan ha portato a termine un'operazione straordinaria, non tanto per supportare Trump, ma per dimostrare la potenza della collaborazione online e una sorta di equilibrio mediatico.
Questo episodio rimane uno dei miei esempi preferiti per illustrare come, nonostante la percezione della stupidità diffusa in rete, l'intelligenza collettiva può compiere imprese straordinarie, seppur indirizzate in questo caso al trolling. Vi ringrazio per avermi seguito e, come sempre, restate sintonizzati per altri episodi di Ciao Internet!

I contenuti dell'Episodio #122
Ciao Internet! In questo episodio di Ciao Internet, esploro il concetto del "teorema della gabbia di vetro" e come esso si applica alla trasparenza e alle vulnerabilità delle aziende e delle persone online. Racconto uno degli esempi più emblematici di trolling online, l'epico scontro tra l'attore Shia LaBeouf e la comunità di 4chan, che ha dimostrato come la rete, pur composta da individui non sempre brillanti, possa raggiungere risultati incredibili grazie all'intelligenza collettiva.