Ciao Internet, sono Matteo Flora e oggi voglio raccontarvi la storia di una persona che ha seriamente compromesso la sua reputazione su LinkedIn, e voglio farlo affinché voi non ripetiate lo stesso errore. Nel mio lavoro, mi occupo di comunicazione di crisi e reputazione, quindi queste dinamiche mi stanno particolarmente a cuore. Ma torniamo alla storia. Un giorno, ricevo una richiesta di connessione su LinkedIn da parte di qualcuno che lavora in un campo simile al mio, nel marketing e nello sviluppo web. Accetto la richiesta, dato che ho una politica abbastanza aperta riguardo alle connessioni.
Pochi istanti dopo, ricevo un lungo messaggio automatizzato in cui questa persona cerca di propormi i suoi servizi di marketing, citando come clienti una serie di attività locali di poco rilievo. La risposta che mi viene naturale è: "Ma hai guardato a chi stai mandando questi messaggi? Sei sicuro che questa sia la strategia giusta?". Non ricevo una risposta soddisfacente, anzi, mi viene detto che quella è una strategia che funziona per i suoi clienti. A quel punto, decido di bloccarlo.
La storia non finisce qui. Qualche mese dopo, un mio ex cliente, che mi passa sempre molto lavoro, mi contatta per chiedermi un'opinione su quella stessa persona. Mi dice che sembrava promettente e che voleva dargli una possibilità per un piccolo progetto. Gli racconto la mia esperienza e invio uno screenshot della conversazione che avevo avuto. Il mio cliente, preoccupato, mi ringrazia e decide di non proseguire con quella collaborazione. La persona in questione finisce così nella blacklist del mio cliente e, probabilmente, di altri suoi contatti.
Questa storia evidenzia come un uso improprio delle automazioni su LinkedIn possa danneggiare la reputazione professionale di qualcuno. La riprova sociale funziona in modo che chi spamma o invia messaggi non mirati venga rapidamente isolato. Come diceva Vanna Marchi, in certi contesti, "chi semina vento raccoglie tempesta". Se non vuoi fare la figura del "coglione" su LinkedIn, evita di sparare messaggi a casaccio e assicurati di sapere a chi stai scrivendo.
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I contenuti dell'Episodio #1233
In questo episodio di Ciao Internet, condivido un'esperienza personale su LinkedIn che mette in luce l'importanza di non abusare delle strategie di marketing automatiche. Racconto la storia di un individuo che, ignorando completamente le buone pratiche di comunicazione, ha rischiato di compromettere la sua reputazione professionale. Attraverso questo aneddoto, sottolineo l'importanza di una comunicazione autentica e mirata, e come errori di questo tipo possano avere conseguenze significative sulla carriera di una persona.