XZ Backdoor: l'Apocalisse evitata, per un pelo... Con Stefano Zanero

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 04.04.2024

Copertina del video: XZ Backdoor: l'Apocalisse evitata, per un pelo... Con Stefano Zanero #1243

I contenuti dell'Episodio #1243

In questa puntata di Ciao Internet, ho avuto il piacere di ospitare Stefano Zanero per discutere di un evento straordinario avvenuto nel mondo della sicurezza informatica. Un developer di Microsoft ha scoperto una vulnerabilità in una libreria di compressione, XZ, che avrebbe potuto compromettere la sicurezza di innumerevoli sistemi operativi Linux. Insieme a Stefano, esploriamo come è stata scoperta questa backdoor e quali sarebbero potute essere le conseguenze catastrofiche se fosse rimasta inosservata.
Ciao a tutti e benvenuti a un nuovo episodio di Ciao Internet. Sono Matteo Flora e oggi parliamo di un evento che ha scosso il mondo della sicurezza informatica. Parliamo della scoperta di una vulnerabilità in una libreria di compressione, XZ, che avrebbe potuto compromettere la sicurezza di milioni di server in tutto il mondo.

Per esplorare questo argomento, ho invitato un ospite speciale, Stefano Zanero, professore ordinario di sicurezza informatica e un esperto mondiale in questo campo. Iniziamo con un breve riassunto dei fatti: un developer di Microsoft, durante un weekend, nota che SSH, un sistema di connessione remota ai computer, impiega mezzo secondo di troppo per connettersi su una distribuzione Debian di Linux. Questo dettaglio, apparentemente insignificante, lo spinge a investigare.

Attraverso un'attenta analisi, scopre che il ritardo è causato da una libreria di compressione, XZ, che non dovrebbe essere utilizzata da SSH. La situazione si complica ulteriormente quando si scopre che questa libreria contiene una backdoor, un codice malevolo che permette a un attaccante di eseguire comandi arbitrari sui server Linux compromessi.

Stefano e io approfondiamo come questa backdoor sia stata introdotta lentamente nel corso di due anni, attraverso un'operazione di ingegneria sociale complessa e ben orchestrata. L'attaccante ha guadagnato la fiducia del maintainer della libreria fino a diventare co-maintainer, il che gli ha permesso di rilasciare una versione contaminata della libreria stessa.

Discutiamo anche delle implicazioni di sicurezza di un attacco del genere. Se questa backdoor fosse rimasta inosservata, avrebbe potuto permettere a un attaccante di ottenere il controllo di milioni di server in tutto il mondo, con conseguenze disastrose.

In conclusione, riflettiamo su come questa scoperta evidenzi la necessità di migliorare la sicurezza nella catena di fornitura del software open source. Dobbiamo trovare modi per rendere questi sistemi più resilienti e meno vulnerabili a questo tipo di attacchi sofisticati.