La fake news del 24 aprile come "giornata mondiale dello stupro" è un esempio lampante di come informazioni false possano diffondersi rapidamente sui social media, in questo caso TikTok. Questa assurda notizia ha origine nel 2021, quando un piccolo gruppo di individui ha rilanciato l'idea che il 24 aprile fosse una giornata in cui lo stupro era permesso. Nonostante la palese assurdità di questa affermazione, la notizia ha preso piede su TikTok, diffondendosi anche al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo paesi come Francia, Germania e nazioni di lingua spagnola, fino ad arrivare in Italia.
L'aspetto preoccupante di questa fake news non è tanto la sua credibilità, che è praticamente nulla, ma il rischio di emulazione che comporta. Come accade per altre challenge sui social media, c'è il timore che qualcuno possa decidere di partecipare a questa "sfida", nonostante la sua natura aberrante. Questo rischio di emulazione è ciò che rende necessario discutere e mettere in guardia contro tali notizie, anche se sembrano ridicole.
Inoltre, questo fenomeno mette in evidenza il ruolo dei social media nella diffusione di informazioni pericolose e il motivo per cui spesso i legislatori si muovono per regolamentare queste piattaforme. Anche se la notizia è chiaramente falsa, il suo potenziale impatto negativo sulla realtà non può essere ignorato. È essenziale essere consapevoli di queste dinamiche e sapere come rispondere quando ci si imbatte in simili assurdità online.

In questa Puntata
La falsa notizia della "giornata mondiale dello stupro" del 24 aprile, originata su TikTok, continua a diffondersi nonostante la sua assurdità. Questo fenomeno mette in luce i rischi di emulazione e l'impatto delle fake news sui social media, spingendo a riflettere sulla necessità di regolamentare tali piattaforme per prevenire comportamenti pericolosi.