L'Italia dei Trojan: Paragon e le intercettazioni di Giornalisti e Attivisti #1371

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 07.02.2025

Copertina del video: L'Italia dei Trojan: Paragon e le intercettazioni di Giornalisti e Attivisti #1371

In questa Puntata

Il Trojan Graphite, sviluppato da Paragon Solution, ha infettato i dispositivi di giornalisti e attivisti in Italia, sollevando preoccupazioni sulla violazione dei diritti fondamentali e sulla libertà di stampa. L'azienda israeliana ha rescisso il contratto con l'Italia, indicando una violazione dei termini di servizio, mentre il governo italiano si è dichiarato estraneo ai fatti. La questione ha implicazioni profonde per la democrazia e la sicurezza internazionale.
In questo episodio, ho affrontato il caso del Trojan Graphite, un software spia sviluppato dalla società israeliana Paragon Solution, che ha infettato i dispositivi di almeno novanta persone in vari paesi, inclusi sette italiani tra giornalisti e attivisti. Questo solleva gravi interrogativi sulla libertà di stampa e sulla protezione dei diritti fondamentali in Italia.

Paragon Solution, fondata dall'ex primo ministro israeliano Ehud Barak, è nota per la sua rigida politica di non tollerare l'uso improprio dei suoi software, destinati esclusivamente a governi e agenzie di intelligence alleate degli Stati Uniti. Tuttavia, l'infezione di dispositivi di giornalisti critici del governo Meloni solleva preoccupazioni sull'uso improprio di strumenti riservati a indagini su gravi reati.

Graphite è un software di sorveglianza avanzato che utilizza vulnerabilità zero-day per infettare dispositivi senza il bisogno di interazione da parte dell'utente. Una volta installato, il Trojan consente l'accesso completo al dispositivo, trasformandolo in una microspia. Paragon ha rescisso il contratto con l'Italia, sostenendo che il paese ha violato i termini di utilizzo, e ha sospeso le operazioni in Italia.

Tra le vittime italiane ci sono Francesco Cancellato, direttore di Fanpage, e Luca Casarini, fondatore dell'ONG Mediterranea. Entrambi hanno denunciato pubblicamente l'accaduto, sollevando ulteriori preoccupazioni riguardo alle intercettazioni di attivisti e giornalisti. La Commissione europea ha condannato l'accesso illecito ai dati dei cittadini, richiamando il Media Freedom Act europeo.

Il governo italiano ha negato il coinvolgimento dei servizi segreti, ma il comunicato ufficiale lascia aperti molti interrogativi. La questione è stata portata all'attenzione del COPASIR per ulteriori chiarimenti. Le opposizioni politiche hanno richiesto indagini urgenti per chiarire le responsabilità istituzionali.

La vicenda sottolinea l'importanza di un rigoroso controllo sull'uso di strumenti di sorveglianza da parte dei governi, per evitare abusi che possano minacciare la democrazia e i diritti civili. Questa situazione evidenzia anche la necessità di un quadro normativo internazionale che regoli l'uso di tali tecnologie.

🎙️ Ospite: Nessun ospite specificato in questa puntata.