AI OVERVIEW UCCIDE I GIORNALI: e non solo quello. Cosa devi sapere...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora

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In questa Puntata

L'episodio esplora l'impatto devastante delle AI overview di Google sui siti web, evidenziando come questa funzione stia prosciugando il traffico e i ricavi degli editori online. L'analisi si concentra sulla trasformazione di Google da motore di ricerca a motore di risposte, mettendo in luce le conseguenze economiche e sociali di questa evoluzione, tra cui la cannibalizzazione dei contenuti e il rischio di un'informazione centralizzata e controllata.
Immaginate di gestire un blog di successo e di vedere il vostro traffico web crollare del 90% da un giorno all'altro. Questo è ciò che è accaduto a The Planet D, un travel blog che ha dovuto chiudere a causa delle AI overview di Google. Questi riassunti generati dall'intelligenza artificiale, posizionati in cima alle ricerche, stanno prosciugando il traffico e i ricavi degli editori online. Grandi siti come CNN, Business Insider e Huffington Post hanno perso fino al 40% del traffico, mentre per i piccoli editori è una catastrofe.

Una ricerca del Pew Internet Research Center mostra che il tasso di click sui link esterni è crollato dal 15% all'8%, e solo l'1% degli utenti clicca sulle fonti citate nei riassunti. Google sostiene che il traffico residuo è di qualità superiore, ma questa è una strategia di comunicazione di crisi. L'intelligenza artificiale attinge le sue informazioni da un ristretto numero di siti, come Wikipedia e YouTube, e Google ha iniziato a inserire annunci pubblicitari nei riassunti, guadagnando ulteriormente sui contenuti altrui.

Il problema è che il patto fondamentale del web è stato rotto: gli editori creano contenuti, Google li indicizza e porta traffico in cambio di pubblicità. Ora, Google trattiene il traffico e i ricavi pubblicitari, una strategia di cannibalizzazione by design. Google si trasforma da motore di ricerca a motore di risposte, trattenendo gli utenti sulla propria piattaforma. Questo scenario, noto come Google Zero, è una manipolazione comportamentale su scala planetaria, che lascia gli editori in un limbo complesso.

Gli editori non possono opporsi all'uso dei loro contenuti senza rischiare l'invisibilità, una situazione simile a un'estorsione. Questo fenomeno è un esempio della Tragedy of Commons, dove il contenuto di qualità diventa insostenibile economicamente. Google, in posizione dominante, sfrutta il contenuto fino a renderlo non sostenibile, mentre le policy sono sempre in ritardo rispetto ai cambiamenti tecnologici.

Google ha stretto accordi economici con pochi grandi editori, creando un'informazione a due velocità. Gli old media sopravvivono grazie agli accordi con Google, mentre i piccoli blog e le voci indipendenti rischiano di sparire, sacrificando la pluralità dell'informazione. Stiamo barattando la diversità delle fonti per la nostra pigrizia, e il futuro del web è a un bivio: regolamentazione seria o un web centralizzato e omologato.

Le contromisure degli editori, come abbonamenti e contenuti premium, sono necessarie ma non sufficienti. La ricerca aperta e libera è stata la porta d'accesso alla conoscenza, e la sua perdita avrebbe conseguenze devastanti per la democrazia e la diversità delle informazioni. Ogni click su un sito originale è un voto per un web più aperto e sostenibile.

🎙️ Ospite: Nessun ospite presente in questo episodio.