301. Bitcoin: valuta o "investimento"?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 18.12.2017

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In questa Puntata

Bitcoin, nato come moneta complementare e alternativa, si trova oggi principalmente utilizzato come asset speculativo piuttosto che come valuta per transazioni quotidiane. Le sue limitazioni tecniche, come la capacità di gestire solo 7 operazioni al secondo rispetto alle migliaia delle carte di credito tradizionali, e i costi elevati delle transazioni, ne impediscono un uso diffuso per i micropagamenti. La sua natura si avvicina più a quella di un bene rifugio che a una valuta di scambio.
Durante una recente discussione al TEDx Foggia, ho riflettuto su Bitcoin e il suo effettivo utilizzo nel contesto attuale. Bitcoin è stato concepito come una moneta complementare, una valuta alternativa decentralizzata e libera. Tuttavia, nella pratica, Bitcoin funziona più come un oligopolio che come una democrazia, sollevando interrogativi sulla realizzabilità delle sue premesse originarie.

Uno degli obiettivi principali di Bitcoin era essere utilizzato come moneta di scambio reale per le transazioni quotidiane. Tuttavia, la sua configurazione attuale limita il numero di operazioni a un massimo di 7 al secondo, un numero che impallidisce se confrontato con le 2.000 operazioni al secondo di Visa, che può arrivare a picchi di 4.000. Questo fa sì che Bitcoin sia usato principalmente come strumento di speculazione piuttosto che come valuta per scambi giornalieri.

Inoltre, ogni transazione Bitcoin comporta un costo elevato, sia in termini energetici che di transazione. Le operazioni che vengono processate per prime sono quelle con le commissioni più alte, rendendo Bitcoin meno pratico per i micropagamenti. Questo scenario porta a considerare Bitcoin più come un bene rifugio, simile all'oro, piuttosto che come una vera moneta di scambio. Forse sarebbe più appropriato chiamarlo "Bitgold", data la sua funzione attuale di asset speculativo.

Questa situazione non è necessariamente negativa, ma rappresenta uno scenario diverso da quello inizialmente previsto dai creatori di Bitcoin. È interessante riflettere su come la percezione e l'utilizzo di Bitcoin possano evolversi nel tempo.