441. Robot Parkour: meravigliosi o terrificanti?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 17.10.2018

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In questa Puntata

Boston Dynamics sviluppa robot avanzati con movimenti simili a quelli umani, sollevando questioni etiche e di sicurezza. La tecnologia potrebbe essere utilizzata per scopi militari o di controllo, suscitando preoccupazioni sul futuro dell'umanità e sull'importanza di una regolamentazione etica.
Negli ultimi giorni, Boston Dynamics ha presentato nuovi sviluppi nei suoi robot avanzati, noti per i movimenti incredibilmente fluidi e simili a quelli umani. Questi progressi pongono importanti riflessioni sulle potenzialità e i rischi associati a tali tecnologie. I robot, come Atlas e quelli a forma di cane, si muovono in modo naturale grazie all'intelligenza artificiale di ultima generazione, aprendo possibilità significative per l'assistenza alle persone in un mondo progettato per gli esseri umani.

Tuttavia, la mia preoccupazione cresce pensando alla terza legge di Susanna Zuboff, che afferma che se una tecnologia può essere usata per fini militari o di controllo, lo sarà. La progressione della tecnologia robotica da "carina" a potenzialmente pericolosa è evidente: dai primi modelli che resistevano ai calci, ai robot che eseguono capriole e parkour, fino alla possibilità di armarli. Le armi a intelligenza artificiale non sono più una fantasia lontana; il Dipartimento della Difesa sta già lavorando su di esse, e mentre l'Europa ha imposto una moratoria, altri paesi non hanno fatto lo stesso. La prospettiva di robot umanoidi armati è inquietante e sottolinea l'urgenza di una regolamentazione etica rigorosa.

L'etica è sempre più cruciale nella tecnologia, come sottolineato anche da Gartner, che la considera uno dei grandi trend del 2019. Gli informatici devono integrare l'etica nelle loro pratiche quotidiane. Invito tutti a riflettere su queste tematiche e a condividere le proprie opinioni, contribuendo a un dialogo che potrebbe influenzare il futuro della tecnologia e della nostra società.