775. Il #Fail di #Toti e una piccola Masterclass in Crisis Management...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 02.11.2020

Copertina del video: 775. Il #Fail di #Toti e una piccola Masterclass in Crisis Management...

In questa Puntata

Un'analisi dettagliata degli errori comunicativi commessi da figure pubbliche durante una crisi, con un focus su come la gestione inadeguata delle comunicazioni possa trasformare una pre-crisi in una crisi conclamata. Vengono esplorati i pattern ricorrenti nelle risposte fallimentari e si offrono suggerimenti su come affrontare efficacemente situazioni simili.
Oggi ho voluto affrontare un tema complesso e delicato: la gestione delle comunicazioni durante una crisi, prendendo spunto da un caso recente che ha coinvolto il presidente Toti. Tutto è iniziato con un tweet che, per molte ragioni, è stato percepito come inappropriato e offensivo. Il messaggio originale, che sembrava sminuire il valore degli anziani nella società, ha suscitato una reazione di massa, trasformando una potenziale pre-crisi in una crisi vera e propria.

La distinzione tra pre-crisi e crisi è fondamentale. Una pre-crisi rappresenta un errore che, se gestito correttamente, può essere contenuto. Tuttavia, una crisi esplode quando le risposte iniziali sono inadeguate, facendo crescere la tensione e l'indignazione pubblica. Nel caso di Toti, le risposte successive al tweet hanno seguito una serie di pattern di fallimento ben noti nel crisis management.

Il primo errore è stato il design pattern "you stupid", dove si è cercato di incolpare il pubblico per non aver capito il messaggio. Questo atteggiamento non fa che irritare ulteriormente le persone, che si sentono sminuite e non ascoltate. Successivamente, è stato adottato il pattern "blamed powerless", attribuendo la colpa a un social media manager, un tentativo di deresponsabilizzazione che non ha mai funzionato nella storia delle crisi.

Un ulteriore errore è stato commesso dalla responsabile della comunicazione, che ha utilizzato un linguaggio inappropriato e ha tentato di minimizzare l'offesa con il pattern "poor, poor thing", facendo sentire le persone colpevoli per essersi offese. Infine, il pattern "shame, shame, shame" è stato utilizzato per cercare di spostare la colpa su chi criticava, un tentativo di manipolazione che ha solo peggiorato la situazione.

Per gestire efficacemente una crisi, è essenziale seguire tre passi fondamentali: ammettere l'errore e scusarsi, mostrare contrizione genuina e spiegare come si intende rimediare. È una strategia semplice ma potente, che richiede responsabilità e trasparenza. In questo caso, il fallimento nel seguire questi passi ha portato a una perdita di fiducia e credibilità.

La lezione che possiamo trarre è che la gestione delle comunicazioni in una crisi richiede competenze specifiche e una comprensione profonda delle dinamiche sociali. Non basta improvvisare o cercare scuse, è necessario affrontare la situazione con professionalità e umiltà.