MASCHERINE ANCORA OBBLIGATORIE ma solo nel privato. Nel pubblico no. Ma sono PAZZI?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 04.05.2022

Copertina del video: 1002. MASCHERINE ANCORA OBBLIGATORIE ma solo nel privato. Nel pubblico no. Ma sono PAZZI?

I contenuti dell'Episodio #1002

In questo episodio di Ciao Internet, mi concentro sull'obbligo delle mascherine nei luoghi di lavoro, evidenziando le incongruenze nelle normative tra settore pubblico e privato. Analizzo come queste differenze possano esacerbare le divisioni sociali e rifletto sulla necessità di una comunicazione più chiara e coerente da parte delle autorità. Mi baso sul libro "The Behavior Change Wheel" per discutere l'importanza di opportunità e motivazione nel cambiare i comportamenti sociali.
Benvenuti a un nuovo episodio di Ciao Internet, sono Matteo Flora. Oggi affrontiamo un tema che sta sollevando molte discussioni: l'obbligo di indossare le mascherine nei luoghi di lavoro. È ormai ufficiale che questo obbligo è stato esteso sia negli ambienti chiusi che aperti, ma con una significativa distinzione: mentre nel settore privato le mascherine restano obbligatorie, nella pubblica amministrazione sono solo raccomandate. Questo tipo di comunicazione deficitaria da parte degli organi di governo è stata una costante durante tutta la pandemia.

Mi occupo di comunicazione per lavoro e non posso non sottolineare quanto sia importante trasmettere messaggi chiari e coerenti, soprattutto in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo. La decisione di differenziare le norme tra pubblico e privato non fa altro che alimentare le divisioni sociali, creando una percezione di ingiustizia e disuguaglianza. Se ci sono evidenze scientifiche a supporto dell'uso delle mascherine, queste dovrebbero essere comunicate in modo univoco e applicate in tutti i contesti lavorativi.

Per spiegare meglio questo concetto, faccio riferimento a un libro che consiglio spesso ai miei studenti: "The Behavior Change Wheel" di Michie, Atkins e West. Questo testo offre una guida su come progettare interventi per modificare i comportamenti, ponendo al centro tre elementi chiave: opportunità, motivazione e capacità. Nel contesto attuale, la capacità di indossare una mascherina non è un problema, ma la motivazione e l'opportunità lo sono sicuramente.

Quando le regole non sono uniformi, la motivazione delle persone a seguire le direttive diminuisce drasticamente. Se in un ufficio pubblico non si è obbligati a indossare la mascherina, perché dovrebbe farlo un dipendente di un'azienda privata? Questa mancanza di coerenza non fa altro che accrescere il divario tra chi è a favore delle misure di protezione e chi le osteggia, contribuendo a polarizzare ulteriormente il dibattito pubblico.

È fondamentale che le autorità sappiano gestire meglio la comunicazione delle normative, per evitare di creare un clima di sfiducia e frustrazione tra i cittadini. La percezione di disuguaglianza, anche quando non è sostanziale, può avere effetti devastanti sulla coesione sociale. Se vogliamo davvero promuovere comportamenti virtuosi, dobbiamo assicurarci che le regole siano percepite come giuste e applicabili a tutti.

Grazie per avermi ascoltato. Se non l'avete ancora fatto, iscrivetevi al podcast per non perdere i prossimi episodi. Io sono Matteo Flora e, come sempre, estote parati.