Ieri, mentre molti celebravano San Valentino, su Twitter si è sviluppato un interessante fenomeno: un "tweet storm" parassita con l'hashtag "l'otto marzo". Questo hashtag, che combina il verbo "lottare" con il mese di marzo, è stato utilizzato per promuovere una contro-manifestazione femminista in Italia, parte di un più ampio movimento globale noto come "8M" o "woman resistance". Questo sciopero delle donne, nato nei paesi di lingua spagnola, si oppone agli obblighi di genere produttivo e riproduttivo e mette in discussione concetti come l'eteronormatività e il binarismo di genere.
Nelle ultime 24 ore, oltre 9.000 tweet hanno utilizzato gli hashtag "l'otto marzo" e "Non una di meno". La contro-manifestazione è stata lanciata simbolicamente la mattina presto da Dinamo Press, seguita da una campagna di "Cattive Maestre" intitolata "Possedere non è amare", che sottolinea l'importanza di insegnare questo concetto nelle scuole. Gli hashtag coinvolti includono anche "San Valentino" e "50 sfumature di nero", richiamando il tema del "Revolutionary Love".
Tra i top tweet, spicca quello di "Non una di meno", che invita a riprendere le strade, internet e l'amore. Un altro tweet di rilievo è quello di "Cattive Maestre", che esorta a decostruire l'amore romantico. La retorica dell'amore viene criticata anche da "Lady Smettere" con l'hashtag "l'otto marzo". Il quinto tweet più importante riprende un cartellone di "Revolutionary Love".
Per chi desidera approfondire, è consigliato seguire influencer come "Quara", "Narrazioni Differenti", "Dinamo Press", e "Cattive Maestre". Dall'altra parte della barricata, il top tweet di San Valentino è stato quello di Fedez, che ha dedicato un messaggio a Chiara Ferragni, simbolo dell'altra faccia della medaglia.

In questa Puntata
Il fenomeno del "Twitter storm" di San Valentino ha visto l'emergere di un hashtag parassita, "l'otto marzo", che ha unito il verbo "lottare" e il mese di marzo per promuovere una contro-manifestazione femminista. Questo movimento si inserisce in un contesto globale di resistenza delle donne, in particolare contro gli obblighi di genere, e ha generato oltre 9.000 tweet in 24 ore, coinvolgendo influencer e organizzazioni come "Non una di meno" e "Cattive Maestre".