Recentemente, il caso di Alessandro, un giovane di Gragnano che si è tolto la vita a causa del bullismo, ha scosso l'opinione pubblica. Sei ragazzi sono stati identificati come responsabili delle vessazioni subite da Alessandro, e sono stati emessi avvisi di garanzia nei loro confronti. Tuttavia, ciò che più sorprende è la reazione di Antonino Briguglio, un ufficiale dei Carabinieri, che su LinkedIn ha suggerito che il problema risieda nella debolezza della vittima, definendolo un "coniglio" e suggerendo che la colpa sia di chi non ha saputo educarlo a essere un "leone".
Questo tipo di mentalità, che minimizza il bullismo e incolpa la vittima, è un esempio di victim blaming. Briguglio, che ricopre un ruolo educativo all'interno dell'Arma, perpetua un messaggio pericoloso: la reazione violenta è l'unica risposta accettabile ai soprusi. Questo contrasta con le comunicazioni ufficiali dei Carabinieri, che invece incoraggiano le vittime a chiedere aiuto.
L'episodio sottolinea l'importanza di un approccio coerente e compassionevole da parte delle istituzioni, che dovrebbe riflettersi nei messaggi trasmessi dai loro rappresentanti. È fondamentale che le vittime di bullismo ricevano supporto e non siano ulteriormente stigmatizzate. La società deve promuovere un ambiente in cui la richiesta di aiuto sia vista come un atto di coraggio, non di debolezza.
Invito chiunque a riflettere su come le istituzioni rispondono a questi problemi e a considerare se i messaggi che trasmettono sono coerenti con la loro missione di protezione e supporto. La risposta a questi eventi determinerà la fiducia che le vittime possono riporre nelle forze dell'ordine.

In questa Puntata
La tragica morte di Alessandro, un giovane vittima di bullismo, solleva interrogativi sull'adeguatezza delle risposte istituzionali al fenomeno. Le dichiarazioni di un ufficiale dei Carabinieri, che minimizza il ruolo del bullismo e attribuisce la colpa alla vittima, evidenziano un problema culturale di victim blaming. Questo episodio esplora le implicazioni di tali atteggiamenti e la necessità di un cambiamento nei messaggi educativi trasmessi dalle istituzioni.