1067. Würstel Killer: quali sono le marche con Listeria e come (male) si è comunicata la crisi

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 05.10.2022

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In questa Puntata

Settantuno persone in ospedale e tre morti a causa della listeriosi legata al consumo di wurstel contaminati. La comunicazione inefficace e poco trasparente ha reso difficile per i consumatori identificare i prodotti a rischio. La normativa non prevede limiti per la listeria nei wurstel, poiché dovrebbero essere consumati cotti. Tuttavia, la mancata chiarezza sui marchi coinvolti ha sollevato dubbi sull'efficacia delle misure di gestione della crisi.
Inizio col chiarire che il problema dei wurstel contaminati da listeria non è affatto da sottovalutare. Parliamo di settantuno persone finite in ospedale e tre decessi. L'intera vicenda ha avuto origine da un comunicato del Ministero della Salute, seguito da un annuncio di ritiro volontario da parte dell'azienda Agricola Trevalli. Tuttavia, la situazione si è complicata a causa della scarsa trasparenza nella comunicazione, che ha reso difficile per i consumatori identificare i prodotti a rischio.

La listeria è un batterio ubiquitario che può contaminare vari livelli delle catene di produzione alimentare. Si riproduce bene anche a basse temperature, rendendo i cibi refrigerati particolarmente vulnerabili. Sebbene una buona cottura possa ridurre il rischio di infezione, il problema risiede nel fatto che molti consumatori non sono stati adeguatamente informati sui marchi e sui lotti coinvolti.

Ho intervistato Alessandro Mustazzolu, un esperto microbiologo, che ha spiegato come la pastorizzazione possa talvolta essere insufficiente a eliminare la listeria, soprattutto se eseguita troppo velocemente o se la contaminazione avviene dopo il processo. Le conseguenze dell'infezione possono variare da sintomi gastrointestinali a condizioni gravi come meningiti ed encefaliti, specialmente in soggetti immunocompromessi.

La comunicazione ufficiale è stata carente, con molti organi di stampa che hanno evitato di fare nomi specifici, probabilmente per timore di ripercussioni legali o economiche. Solo poche fonti hanno avuto il coraggio di elencare i marchi coinvolti, come Vudiaria, Tobias, Salumeo e altri. La mancanza di chiarezza ha messo in difficoltà i consumatori, che si sono trovati a dover decifrare informazioni frammentarie.

In sintesi, la gestione della crisi è stata insufficiente. La normativa non prevede limiti per la listeria nei wurstel poiché sono destinati a essere cotti, ma la comunicazione avrebbe dovuto essere più chiara e diretta per tutelare la salute pubblica. È fondamentale che in futuro le autorità e le aziende coinvolte gestiscano meglio situazioni simili, garantendo trasparenza e informazione adeguata ai consumatori.

🎙️ Ospite: Alessandro Mustazzolu, microbiologo e divulgatore scientifico.