1084. Togliere il CELLULARE ai BULLI? La proposta di Salvini e del Questore di Aosta

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 17.11.2022

Copertina del video: 1084. Togliere il CELLULARE ai BULLI? La proposta di Salvini e del Questore di Aosta

In questa Puntata

Sequestrare i telefonini agli studenti bulli è una proposta avanzata dal questore di Aosta, Ivo Morelli, per contrastare il bullismo digitale. L'idea si basa su misure preventive simili ai Daspo sportivi, mirate a impedire l'accesso ai luoghi digitali per proteggere le vittime e dare loro un momento di respiro. La misura ha suscitato dibattiti sulla sua efficacia e sul rispetto dei diritti individuali.
Oggi parliamo di una proposta che ha fatto molto discutere: il sequestro dei telefonini agli studenti bulli. Questa idea è stata avanzata da Ivo Morelli, questore di Aosta, come misura per contrastare il fenomeno del bullismo, soprattutto quello che si manifesta attraverso le piattaforme digitali. A Verra, una piccola cittadina di 2500 abitanti, il bullismo è diventato un problema serio, e Morelli suggerisce che allontanare i bulli dai loro "domicili digitali" potrebbe aiutare a mitigare il problema.

La proposta non è semplicemente quella di togliere il telefonino, come molti articoli di giornale hanno superficialmente riportato. Si tratta invece di una misura cautelare complessa, simile ai Daspo utilizzati contro i tifosi violenti, che impedisce ai soggetti pericolosi di accedere a determinati luoghi digitali. Ho chiesto a Marco Tullio Giordano, avvocato penalista esperto di diritto delle nuove tecnologie, di spiegare meglio questa misura. Giordano ha chiarito che, dal 2011, con l'aggiornamento del codice antimafia, le misure preventive sono state estese anche ai contesti digitali. Il questore può emettere un'ordinanza per vietare a individui socialmente pericolosi l'accesso a certi spazi online, proteggendo così le potenziali vittime.

Queste misure, tuttavia, sollevano dubbi e critiche, in quanto possono sembrare una violazione del principio di uguaglianza. Si tratta di misure preventive che anticipano la tutela, creando un dibattito sulla loro legittimità. Nonostante ciò, l'intento della proposta è chiaro: proteggere le vittime e dare loro un momento di respiro. È importante comprendere che queste misure non sono pensate per educare i bulli, ma per proteggere chi è stato vessato e minacciato, permettendo loro di recuperare un equilibrio mentale e fisico.

Sebbene la misura non risolva il problema del bullismo alla radice, può essere un passo importante per offrire protezione immediata alle vittime. È fondamentale affiancare a queste misure preventive un percorso rieducativo per i bulli, ma questo non rientra nelle competenze del questore. In definitiva, pur sollevando delle riserve, ritengo che la proposta possa essere efficace in certi casi per aiutare le vittime a riprendersi e prevenire ulteriori episodi di bullismo.

🎙️ Ospite: Marco Tullio Giordano, avvocato penalista, esperto di diritto delle nuove tecnologie.