TASSE e CRYPTO nella bozza di Manovra Economica - con Stefano Capaccioli

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 25.11.2022

Copertina del video: 1089. TASSE e CRYPTO nella bozza di Manovra Economica - con Stefano Capaccioli

I contenuti dell'Episodio #1089

In questo episodio di Ciao Internet, mi immergo nel complicato mondo della fiscalità delle criptovalute in Italia, con l'aiuto di Stefano Capaccioli, un esperto di fiscalità delle criptovalute. Discutiamo le novità introdotte dalla bozza della nuova manovra economica, che propone una regolamentazione della tassazione delle criptoattività. È un episodio fondamentale per chi lavora con le criptovalute o investe in esse, poiché esploriamo le implicazioni fiscali e le possibili interpretazioni delle nuove norme.
Ciao a tutti, sono Matteo Flora e oggi vi porto un episodio di Ciao Internet particolarmente complesso ma cruciale per chiunque sia coinvolto nel mondo delle criptovalute. Ho avuto il piacere di ospitare Stefano Capaccioli, che considero il massimo esperto italiano in fiscalità delle criptovalute, per discutere insieme la bozza della nuova manovra economica del governo italiano. Questa bozza ha iniziato a regolamentare la tassazione delle criptoattività, un campo fino ad ora lasciato in una sorta di limbo interpretativo.

Stefano ci ha spiegato che la bozza non è ancora definitiva, ma rappresenta un primo passo verso la regolamentazione di un settore che finora è stato caratterizzato da incertezza e interpretazioni divergenti. Uno degli aspetti più interessanti è l'introduzione del termine "criptoattività" che sostituisce i termini precedentemente utilizzati come "criptovalute" o "valute virtuali". Questo cambiamento semantico segna un tentativo di inquadrare meglio la natura eterogenea di questi asset digitali.

Abbiamo esaminato come la tassazione delle criptoattività sia stata inserita nella categoria dei redditi diversi, con l'introduzione di una nuova lettera, la CSEXIES, che mira a tassare le plusvalenze derivanti da queste attività. Un punto importante su cui Stefano ha insistito è che non tutte le operazioni su criptovalute generano plusvalenze imponibili; ad esempio, la mera detenzione non è considerata un'attività tassabile, a meno che non generi ulteriori proventi come airdrop o fork.

La bozza prevede anche che solo le plusvalenze superiori a 2.000 euro siano rilevanti ai fini fiscali, evitando così di gravare chi ha attività di piccolo valore. Un altro elemento interessante è l'esclusione della permuta tra criptoattività con caratteristiche simili dalla tassazione, anche se rimane un'area grigia che potrebbe richiedere chiarimenti futuri.

Stefano ha evidenziato che la normativa mira anche a includere le criptoattività nel monitoraggio tributario, ampliando le comunicazioni obbligatorie per gli exchanger e i prestatori di servizi di custodia. Per le imprese, è previsto che le variazioni di valore delle criptoattività detenute non concorrano alla formazione del reddito imponibile.

Un aspetto controverso è l'imposta di bollo del 2 per mille sui depositi di criptoattività, che ha sollevato molte discussioni tra gli operatori del settore. Stefano ha poi condiviso scenari differenti basati sul possibile sviluppo e approvazione della normativa, sottolineando l'importanza di una regolamentazione equa e chiara per evitare conseguenze negative per il settore.

In conclusione, questo episodio è un invito a riflettere sulle implicazioni di queste nuove misure e a partecipare attivamente alla discussione. Vi invito a condividere i vostri pensieri nei commenti e a rimanere aggiornati su ulteriori sviluppi. Grazie per aver ascoltato, e come sempre, estote parati.