Nell'analizzare il conflitto tra Meta e SIAE, emergono chiaramente le responsabilità di SIAE. La questione è iniziata con la rimozione dei contenuti musicali italiani da Instagram, gestiti da SIAE come Collector Agency. Durante l'audizione parlamentare, entrambe le parti sono state ascoltate, rivelando dettagli significativi.
Meta ha commesso errori, in particolare riguardo alla mancanza di trasparenza. Ha richiesto che l'audizione non fosse pubblicamente disponibile, probabilmente per non influenzare altre negoziazioni in corso in Europa. Inoltre, Meta non ha condiviso dati precisi sugli ascolti delle opere in Italia, nonostante la normativa europea lo richieda. Questo atteggiamento è comprensibile nel contesto di una piattaforma che non si concentra esclusivamente sulla musica, a differenza di servizi come Spotify o YouTube Music.
D'altra parte, SIAE ha chiesto un aumento delle tariffe fino a quattro volte rispetto al contratto precedente, rifiutando ogni offerta inferiore al 310% in più. Questo approccio ha portato a un impasse nelle trattative. Inoltre, SIAE ha rifiutato la richiesta di Meta di prorogare il contratto alle stesse condizioni precedenti, costringendo Meta a rimuovere i contenuti al termine del patto di non belligeranza.
La comunicazione di SIAE è stata ulteriormente criticata per l'uso di toni inappropriati, paragonando Meta a un dittatore nordcoreano, e per risposte poco convincenti durante l'audizione. I comunicati stampa di SIAE sono stati percepiti come mal gestiti, con affermazioni che non rispecchiavano la realtà dei fatti, aggravando ulteriormente la situazione.
In sintesi, la posizione rigida di SIAE e il rifiuto di negoziare in modo costruttivo hanno portato a una situazione di stallo, con Meta costretta a rimuovere i contenuti musicali italiani dalla sua piattaforma. La vicenda sottolinea l'importanza di una comunicazione efficace e di una gestione strategica delle trattative per evitare simili conflitti in futuro.

In questa Puntata
La recente audizione parlamentare ha svelato nuovi dettagli sul conflitto tra Meta e SIAE, evidenziando responsabilità principalmente attribuibili a SIAE. L'aumento esorbitante delle richieste economiche da parte di SIAE e il rifiuto di prorogare il contratto hanno portato alla rimozione dei contenuti musicali italiani da Instagram, mentre Meta ha mantenuto una posizione di riservatezza sui dati degli ascolti.