OpenAI Online! Ma il Garante ha vinto su tutta la linea. Ecco cosa è cambiato! #1141

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 29.04.2023

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In questa Puntata

OpenAI ha implementato tutte le richieste del Garante della Privacy italiano, modificando radicalmente le condizioni d'uso di ChatGPT. Le novità includono la possibilità di cancellare dati personali, opporsi al loro utilizzo per il training e un maggiore controllo sulle informazioni raccolte. Questi cambiamenti segnano un importante passo avanti nella tutela della privacy degli utenti.
In questo episodio, esploro come OpenAI abbia risposto alle richieste del Garante della Privacy italiano per riattivare ChatGPT in Italia. Partiamo con l'analisi delle nove condizioni imposte, tutte rispettate senza eccezioni. La prima riguarda la pubblicazione di un'informativa chiara sui dati raccolti e sui diritti degli utenti, che è stata notevolmente migliorata. Ora gli utenti possono sapere esattamente quali dati vengono utilizzati e per quale scopo.

Un cambiamento significativo è la possibilità per gli utenti di opporsi all'uso dei propri dati per il training dell'intelligenza artificiale. OpenAI ha introdotto strumenti per disabilitare questa opzione sia per utenti registrati che non registrati. Inoltre, gli utenti possono ora richiedere la correzione o la cancellazione dei dati personali inesatti, un'opzione che molti ritenevano impossibile.

Un altro aspetto cruciale è la modifica della base giuridica per il trattamento dei dati, che ora si basa sul consenso o sul legittimo interesse, piuttosto che sul contratto. Questo permette agli utenti di utilizzare ChatGPT senza obbligatoriamente acconsentire al training dei dati.

Per quanto riguarda la protezione dei minori, è stato implementato un AgeGate per escludere gli utenti minorenni, con ulteriori verifiche previste entro settembre. OpenAI ha anche avviato una campagna informativa per educare gli utenti sui loro diritti e sull'uso dei dati.

Questi cambiamenti non sono solo formali: rappresentano un'importante evoluzione nella gestione della privacy da parte di OpenAI, influenzando non solo gli utenti italiani ma anche quelli europei. Tuttavia, rimane aperta la questione del training iniziale dei modelli, che richiede un approccio concertato a livello europeo e sarà probabilmente influenzata dal futuro AI Act.

In sintesi, le modifiche apportate da OpenAI dimostrano un impegno significativo verso la trasparenza e la protezione dei dati personali, segnando un passo avanti nella regolamentazione dell'intelligenza artificiale.