Sono partito di buon mattino, con il cielo sereno e una temperatura fresca che rendeva il cammino piacevole. La prima tappa è stata riprendere il sentiero principale dopo una deviazione, con l'obiettivo di raggiungere il monastero di Bose. Il percorso si è rivelato impegnativo, soprattutto a causa della segnaletica errata che mi ha costretto a tornare indietro per ritrovare la giusta via. La camminata nei boschi, però, è stata un'esperienza rigenerante, con il silenzio interrotto solo dal rumore dei trattori al lavoro.
Dopo circa un'ora di cammino, sono arrivato a Zimone, una località tranquilla dove ho fatto una sosta per rifornirmi d'acqua. Il percorso da lì in poi è stato poco variegato ma estremamente affascinante, con salite e discese che mettevano alla prova le mie gambe. L'arrivo a Bose è stato segnato dalla scoperta della chiesa romanica di San II, un gioiello architettonico dell'undicesimo secolo, purtroppo chiuso al pubblico.
Dopo una breve pausa, ho proseguito verso Magnano, dove il caldo iniziava a farsi sentire. La bellezza del luogo, con il suo ponticello poetico e la torre che domina il paesaggio, ha reso la fatica più sopportabile. Uscito da Magnano, ho affrontato un tratto meno piacevole su una strada statale, per poi rituffarmi nella frescura della serra biellese. La giornata si è conclusa a Torrazzo, dove ho trovato alloggio in un B&B caratteristico e accogliente.
Riflettendo sulla giornata, ho realizzato quanto sia importante partire presto per evitare il caldo opprimente delle ore centrali. La strada, seppur faticosa, offre scorci di rara bellezza, e la scoperta di luoghi come il monastero di Bose aggiunge valore all'esperienza. Domani mi aspetta una tappa impegnativa, con una salita significativa che intendo affrontare con la luce del primo mattino.

In questa Puntata
Un viaggio attraverso i sentieri italiani porta a scoprire la bellezza dei percorsi immersi nella natura, tra boschi e paesaggi mozzafiato. Le difficoltà del cammino, tra segnaletica inadeguata e condizioni fisiche sfidanti, sono compensate dalla scoperta di luoghi incantevoli come il monastero di Bose e la chiesa romanica di San II. Il racconto si snoda tra dettagli pratici e riflessioni personali, offrendo una visione autentica dell'esperienza di trekking.