Intervista con Max Schrems e Matteo Flora su Trasferimento dei dati, GDPR e Schrems III

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 24.11.2023

Copertina del video: Intervista con Max Schrems e Matteo Flora su Trasferimento dei dati, GDPR e Schrems III #1193

I contenuti dell'Episodio #1193

In questo episodio inauguro Privacy for Futures, una nuova serie di incontri dedicati alla privacy e alla gestione dei dati nell'era digitale. Ospite d'onore è Max Schrems, noto attivista e avvocato austriaco, con cui discutiamo delle attuali sfide e delle implicazioni legali legate al trasferimento di dati tra Europa e Stati Uniti. Esploriamo le complessità normative, le soluzioni tecniche e il ruolo cruciale che la privacy gioca nel contesto globale odierno.
Benvenuti al primo appuntamento di Privacy for Futures, un'iniziativa nata per rispondere alla crescente complessità normativa e alle rapide innovazioni tecnologiche che caratterizzano il panorama attuale della privacy. Privacy for Future è una piattaforma di apprendimento interattivo progettata per potenziare i professionisti della privacy e della protezione dei dati con strumenti avanzati e metodologie di previsione, fornendo un ambiente dinamico di scambio e apprendimento tra pari.

In questo episodio, ho l'onore di ospitare Max Schrems, un attivista, avvocato e autore austriaco noto per le sue campagne contro Facebook riguardo le violazioni della privacy. Max è il fondatore del NOIB, il più grande centro europeo per i diritti digitali, e ha un ruolo chiave nelle controversie legali relative al trasferimento dei dati tra gli Stati Uniti e l'Europa. Discutiamo del tema caldo del trasferimento dei dati, un argomento che nonostante rappresenti solo una parte del lavoro di NOIB, ha un impatto significativo sulle imprese in tutta Europa.

Durante la conversazione, Max evidenzia come le decisioni della Corte di Giustizia Europea, note come Schrems I e II, abbiano messo in luce le carenze delle pratiche di trasferimento dei dati, portando a una revisione delle tutele per gli individui coinvolti. Tuttavia, nonostante le sentenze della Corte, l'applicazione pratica delle norme è spesso inadeguata, sollevando questioni di rispetto del diritto e di enforcement.

Max propone che una delle soluzioni potrebbe essere un accordo internazionale tra paesi democratici per garantire un insieme comune di regole, specialmente riguardo la sorveglianza governativa. Tuttavia, riconosce le difficoltà politiche di raggiungere tale accordo, sottolineando che il cambiamento potrebbe derivare dalla pressione delle industrie statunitensi, i cui affari internazionali potrebbero essere danneggiati dalle attuali leggi sulla privacy.

L'episodio prosegue con una discussione su come il problema del trasferimento dei dati non sia unico agli Stati Uniti, ma che altre giurisdizioni, come il Regno Unito post-Brexit, potrebbero presentare sfide simili. Tuttavia, la natura unica della sorveglianza statunitense e la prevalenza dei dati ospitati negli Stati Uniti rendono questo problema particolarmente pressante.

Concludiamo con una riflessione sulla cosiddetta "weaponization" della privacy, un'accusa mossa contro coloro che cercano di rafforzare la protezione dei dati. Max risponde a queste critiche, sottolineando che il rispetto dei diritti fondamentali non dovrebbe essere visto come un'arma, ma come un elemento essenziale di una società giusta e democratica.