Il disastro di Polizia di Stato su Instagram con il post sulla Violenza sulle Donne

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 30.11.2023

Copertina del video: Il disastro di Polizia di Stato su Instagram con il post sulla Violenza sulle Donne #1195

I contenuti dell'Episodio #1195

In questa puntata di "Ciao Internet", affrontiamo una delle debacle più significative della comunicazione sui social media, concentrandoci sul controverso post di Instagram della Polizia di Stato, pubblicato pochi giorni dopo la scomparsa di Giulia Cecchettin. Riflettiamo sulla gestione della crisi e sull'importanza di riconoscere e combattere la violenza di genere, mettendo in luce le dissonanze tra le esperienze delle vittime e le risposte istituzionali.
Ciao Internet, oggi affrontiamo un tema delicato e incredibilmente attuale. Parliamo del disastro comunicativo di Instagram che ha visto coinvolta la Polizia di Stato a pochi giorni dalla tragica scomparsa di Giulia Cecchettin. Il 19 novembre, la Polizia ha pubblicato un post con versi di una poesia di Cristina Torres, mirato a sensibilizzare sulla violenza di genere. Tuttavia, il messaggio non ha avuto l'effetto sperato, scatenando una valanga di commenti critici.

Cosa è andato storto? I commenti al post raccontano storie di donne che non si sono sentite supportate dalle forze dell'ordine. Queste testimonianze non sono isolate, né provengono da profili anonimi. Molte donne hanno condiviso esperienze dirette di mancanza di supporto, di minimizzazione della violenza subita, e in alcuni casi di atteggiamenti assolutamente inappropriati da parte di chi dovrebbe proteggerle. Raccontano di richieste d'aiuto inascoltate e di un sistema che spesso sembra più interessato a proteggere se stesso che le vittime.

Questa disconnessione tra le esperienze delle vittime e la risposta istituzionale è preoccupante e riflette un problema più ampio: la sottostima endemica del fenomeno della violenza di genere. Le statistiche ufficiali non sembrano rispecchiare la realtà percepita e vissuta da molte. Infatti, la discrepanza tra le denunce ufficiali e le esperienze riportate è allarmante, suggerendo che molti casi non vengono mai alla luce, spesso a causa della paura e della vergogna che accompagnano le vittime.

La gestione della crisi da parte della Polizia è stata ulteriormente complicata dalla decisione di bloccare e nascondere i commenti critici, un errore strategico che ha solo amplificato la reazione negativa. Invece di affrontare le critiche in maniera costruttiva, la risposta istituzionale è stata difensiva e sminuente, culminando in dichiarazioni pubbliche che hanno ulteriormente danneggiato la credibilità delle istituzioni.

Questo episodio non rappresenta solo un errore di comunicazione, ma una grave mancanza di comprensione e rispetto per le esperienze delle vittime. È fondamentale che le istituzioni ascoltino, credano e agiscano in modo efficace per supportare chi è in difficoltà. Solo così potremo sperare di costruire una società più giusta e sicura per tutti.