Le "scuse" di Kate Middleton che ci percula

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 12.03.2024

Copertina del video: Le

I contenuti dell'Episodio #1224

In questa puntata di "Ciao Internet", esploriamo un curioso evento che coinvolge la famiglia reale inglese e una foto manipolata della principessa del Galles. Discutiamo delle implicazioni e delle goffe scuse pubbliche rilasciate dall'ufficio stampa reale. Un esempio interessante di gestione della comunicazione di crisi, analizzato con il mio solito approccio critico e leggero.
Ciao a tutti, sono Matteo Flora e oggi vi parlo di un aggiornamento piuttosto curioso che ci arriva direttamente dalla famiglia reale inglese. Non capita tutti i giorni di essere "perculati" dall'ufficio stampa dei reali, eppure sembra proprio che sia successo. Tutto è iniziato con una foto diramata dalla principessa del Galles in occasione della festa della mamma. Questa immagine ha sollevato numerosi dubbi ed è stata presto ritirata da agenzie come Associated Press e Reuters per via delle evidenti manipolazioni.

Analizzando la foto, si notano una serie di problemi: gambe storte, una manica inspiegabilmente sistemata e il viso della principessa che appare incollato su un altro busto. Insomma, una serie di dettagli che non sono passati inosservati e che hanno portato al ritiro dell'immagine. La reazione della famiglia reale è stata alquanto singolare. Hanno rilasciato un comunicato in cui la principessa si scusa, attribuendo l'accaduto alla sua passione per l'editing fotografico, un tentativo di smorzare la situazione con un tono leggero e informale.

Mi piace pensare a Kate, la principessa, che si cimenta con Photoshop, ma sappiamo bene che dietro c'è una delle macchine di propaganda più efficienti al mondo: l'ufficio stampa della Corona britannica, storicamente impeccabile nella gestione della propria immagine. Tuttavia, questa volta qualcosa è andato storto. Le scuse goffe, la mancanza di un'immagine originale o di un semplice selfie per dimostrare che la principessa è presente e in salute, tutto ciò lascia qualche dubbio.

È sorprendente che una situazione del genere si verifichi proprio in uno degli uffici stampa più seguiti da chi, come me, si occupa di comunicazione di crisi. Magari si è trattato solo di un'incomprensione o di un fraintendimento, ma resta il fatto che la reazione è stata piuttosto inusuale. Questo episodio diventa un interessante caso di studio su come anche le istituzioni più esperte possano incorrere in errori di comunicazione.

Fatemi sapere cosa ne pensate di questa vicenda, trovate i contatti qui sotto. Grazie mille per avermi ascoltato e, come sempre, vi sto guardando!