Questa settimana sembra essere caratterizzata da un passo indietro nel campo dell'intelligenza artificiale. Meta, ad esempio, ha deciso di interrompere il training delle sue intelligenze artificiali su Facebook e Instagram, almeno per quanto riguarda l'Europa. Questo si inserisce in un contesto più ampio di attenzione crescente verso le tech policy e la loro importanza nel processo di sviluppo tecnologico.
Microsoft, dal canto suo, ha deciso di mettere in pausa la funzione di recall di PC Copilot. Questa funzione, ampiamente discussa, catturava screenshot del monitor ogni due secondi, memorizzandoli in un database locale MySQL. Sebbene i dati non venissero inviati online, la mancanza di crittografia e di controllo degli accessi rendeva il database vulnerabile a qualsiasi attaccante. Un file locale, apparentemente innocuo, conteneva potenzialmente informazioni sensibili come username e password, rappresentando un vero e proprio paradiso per chiunque si occupi di analisi forense.
La decisione di Microsoft di sospendere il progetto è, a mio avviso, positiva, ma solleva interrogativi sulla leggerezza con cui vengono prese decisioni che possono avere un impatto significativo sulla privacy degli utenti. Da consulente forense, so bene quanto possa essere pericoloso avere un archivio così dettagliato e non protetto delle attività di un utente. Basta un malware per esportare queste informazioni a un malintenzionato, che potrebbe quindi sfruttarle per attività illecite o ricatti.
Sono contento che sia Meta che Microsoft abbiano fermato questi progetti, ma mi chiedo cosa ne pensiate voi. Vi invito a condividere le vostre opinioni nei commenti e, se non l'avete già fatto, iscrivetevi al canale per rimanere aggiornati sulle novità.

In questa Puntata
Meta e Microsoft hanno recentemente fatto marcia indietro su alcune funzioni delle loro piattaforme legate all'intelligenza artificiale. Meta ha sospeso il training delle IA su Facebook e Instagram in Europa, mentre Microsoft ha messo in pausa la funzione di recall di PC Copilot, che memorizzava screenshot del monitor in un database locale non protetto, sollevando preoccupazioni significative sulla privacy degli utenti.