Pavel Durov, CEO di Telegram, ha recentemente pubblicato un messaggio sul suo canale Telegram in risposta al suo arresto avvenuto il 6 settembre all'aeroporto di Bourget, vicino a Parigi. Dopo essere stato detenuto per quattro giorni, è stato rilasciato con una cauzione di 5,5 milioni di dollari e con l'obbligo di check-in due volte alla settimana con le autorità francesi, senza possibilità di lasciare il paese. Il messaggio di Durov è stato particolarmente forte e accusatorio, ma non ha fatto altro che confermare le accuse mosse contro di lui.
Durov ha criticato l'applicazione di leggi obsolete per accusare un CEO di crimini legati alla piattaforma, ma ha anche ammesso che Telegram ha rimosso milioni di post e canali dannosi ogni giorno. Tuttavia, ha riconosciuto che la crescita della piattaforma, che ha raggiunto 950 milioni di utenti, ha facilitato l'abuso da parte di criminali. Ha promesso miglioramenti significativi senza fornire dettagli su come intenda raggiungere questi obiettivi.
Parallelamente, Telegram ha aggiornato le sue FAQ sulla gestione dei contenuti illegali, introducendo la possibilità di segnalare contenuti illeciti anche nei gruppi privati, che in passato non erano monitorati. Questo cambiamento implica un maggiore scrutinio e una risposta più pronta, ammettendo implicitamente le carenze precedenti.
La situazione dimostra come, nonostante i proclami di aderenza alle leggi, Telegram sia diventato un terreno fertile per attività criminali. Sebbene Durov non sia connivente, la mancata rimozione tempestiva dei contenuti illeciti ha permesso la loro proliferazione. La pressione internazionale potrebbe fermarsi qui, ma è essenziale che Telegram mantenga le promesse di cooperazione e rimozione dei contenuti dannosi.
Durov si trova in una posizione difficile, dovendo mantenere il supporto dei suoi sostenitori mentre cerca di operare in un contesto regolamentato. La sfida è significativa, poiché la piattaforma deve adattarsi alle normative economiche per continuare a crescere come attività commerciale.

In questa Puntata
Pavel Durov, fondatore di Telegram, risponde alle accuse dopo il suo arresto in Francia, ammettendo indirettamente le carenze della piattaforma nel controllo dei contenuti illegali. Telegram introduce cambiamenti significativi nelle sue politiche di moderazione, ammettendo la necessità di miglioramenti. La situazione evidenzia le tensioni tra la crescita delle piattaforme digitali e le normative legali.