Ciao Internet, oggi vi parlo da una Roma senza fondale carino perché sono in viaggio, ma non potevo non aggiornarvi su una questione di grande rilevanza che sta infiammando il dibattito negli Stati Uniti. Recentemente, Senato e Parlamento americano hanno approvato una normativa che elimina un'importante salvaguardia introdotta dall'amministrazione Obama: il divieto per i provider di vendere i dati di navigazione dei loro clienti.
Questa mossa permette ai provider di connettività americani di monetizzare ulteriormente i dati degli utenti, vendendo la loro cronologia di navigazione. Immaginate un profilo dettagliato delle vostre abitudini online venduto al miglior offerente! Gli attivisti americani sono comprensibilmente preoccupati. Hanno scoperto che molte società di connettività hanno sostenuto economicamente questa decisione, contribuendo alle campagne dei senatori. La reazione non si è fatta attendere: qualcuno ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per comprare e pubblicare online la cronologia di navigazione dei senatori stessi.
Dal punto di vista del business, capisco perché i provider siano interessati a diventare veicoli per le DMP (Data Management Platforms). Vendere dati agli advertiser offre un’ulteriore fonte di guadagno, permettendo di inviare messaggi pubblicitari altamente personalizzati. Tuttavia, questa pratica solleva preoccupazioni etiche e di privacy.
Inoltre, si sta perdendo di vista un paio di aspetti straordinari e potenzialmente inquietanti. Per la prima volta negli Stati Uniti, ci sarà una sorta di intercettazione continua di tutti gli utenti che navigano in rete. I provider, che finora erano considerati meri conduits – semplici tubi tra l’utente e internet – ora non sono più neutrali. Hanno accesso a dati che potrebbero utilizzare o essere costretti a condividere con le autorità.
Immaginate l'FBI che chiede ai provider di identificare tutti gli utenti che hanno cercato determinate parole chiave, o i detentori di copyright che pretendono il blocco di chi visita siti di pirateria. Questa non è più solo una questione di vendita di dati, ma di controllo e sorveglianza. È uno scenario che merita attenzione e discussione.
Come al solito, vi ringrazio per avermi ascoltato. Rimanete vigili e informati!

I contenuti dell'Episodio #135
Ciao Internet! In questa puntata parliamo di una novità importante che arriva dagli Stati Uniti: il Senato e il Parlamento americano hanno approvato una normativa che cambia le regole del gioco per i provider di connettività. Da oggi, i provider americani possono vendere i dati di navigazione dei loro clienti. Questa decisione ha suscitato forti reazioni tra attivisti e utenti. Esploriamo insieme le implicazioni di questa mossa, le sue conseguenze sul mercato e sulla privacy degli utenti.