AI, Agenti e Antitrust: il silenzioso tsunami

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 16.06.2025

Copertina del video: AI, Agenti e Antitrust: il silenzioso tsunami #1417

I contenuti dell'Episodio #1417

In questo episodio mi trovo catapultato in un mondo che non è proprio il mio, quello dell'antitrust. Confesso di non avere molta dimestichezza con l'argomento, ma colgo l'occasione per discutere di intelligenza artificiale (AI), un tema che conosco meglio, avendo insegnato sicurezza delle super intelligenze. Condivido le mie preoccupazioni su come le AI vengono implementate nelle aziende e come potrebbero influenzare drasticamente il mercato del lavoro. Esploro le visioni utopiche e distopiche del futuro delle AI, citando figure di spicco come Sam Altman e Dario Amodei, e rifletto sui cambiamenti già in atto nelle politiche di assunzione delle grandi aziende. Infine, discuto dei potenziali rischi e delle sfide da affrontare per regolamentare un mondo sempre più dominato dalle AI.
Inizio questo episodio con una sorta di disclaimer: mi trovo a partecipare a una discussione sull'antitrust, un argomento di cui ammetto di non sapere molto. Tuttavia, colgo l'occasione per parlare di intelligenza artificiale, un campo in cui ho maggiore competenza. Insegno sicurezza delle super intelligenze e scherzosamente dico che il mio obiettivo è assicurarmi che le macchine ci uccidano per ultimi quando prenderanno il potere.

Durante l'episodio, rifletto sulla mia posizione di tecnico che parla a un pubblico di regolatori. Non ho paura che i regolatori non capiscano la tecnologia, ma temo che non stiano guardando nella direzione giusta. Faccio un esempio di come le AI vengono percepite erroneamente, paragonando la frustrazione di un CEO che non riesce a usare un sistema AI al fatto di non saper accendere una macchina di Formula 1. Il vero problema, sottolineo, è capire come applicare queste tecnologie.

Esploro l'uso dei modelli di intelligenza artificiale generativa, distinguendo tra compiti eseguiti da AI e processi gestiti da agenti AI. Gli agenti, a differenza delle AI generative, gestiscono processi autonomamente, sostituendo pezzi dei processi complessi che tradizionalmente venivano svolti da esseri umani. Questo cambiamento sta già avvenendo in molte aziende, portando a una riduzione del personale e a un aumento dell'efficienza.

Parlo delle visioni contrastanti sul futuro delle AI, citando Sam Altman, che vede un futuro utopico con super intelligenze democratizzate, e Dario Amodei, che prevede un "bagno di sangue" per i colletti bianchi con la scomparsa di molti lavori. Le stime di McKinsey e Goldman Sachs indicano che centinaia di milioni di posti di lavoro potrebbero sparire a causa dell'efficientamento generato dalle AI.

Le grandi aziende come Microsoft e Walmart stanno già cambiando le loro politiche di assunzione, cercando di giustificare ogni nuova assunzione con il motivo per cui un'AI non potrebbe svolgere quel lavoro. Questo porta a un aumento del fenomeno del "quiet firing", dove le posizioni non vengono eliminate, ma semplicemente non vengono rimpiazzate.

In conclusione, discuto dei "choke points", i punti di strozzatura che potrebbero sorgere nell'adozione delle AI, e delle sfide legate alla regolamentazione. L'uso pervasivo delle AI sarà meno visibile ma più diffuso, e l'hardware, al momento dominato da Nvidia, diventerà un collo di bottiglia critico. Quando l'adozione delle AI raggiungerà livelli di saturazione, il tempo per regolamentare sarà estremamente limitato, e dovremo essere pronti a rispondere rapidamente alle nuove sfide legislative.