Oggi ho avuto il piacere di ospitare Andrea Monti, avvocato ed esperto delle dinamiche della rete, per una discussione approfondita sull'intelligenza artificiale e le sue regolamentazioni globali. Abbiamo iniziato parlando del Giappone, uno dei primi paesi a legiferare sull'AI, dichiarando che sui training set non esiste diritto d'autore. Questo ha permesso al Giappone di muoversi con coraggio, adottando un approccio pragmatico che non si impantana in burocrazie paralizzanti come l'Unione Europea. Andrea ha spiegato come il Giappone abbia emanato una legge che non solo controlla i dati, ma anche l'intera filiera tecnologica, attribuendo al primo ministro il compito di definire e attuare strategie.
Abbiamo poi confrontato questo approccio con quello dell'Unione Europea, che spesso si perde in regolamentazioni eccessive, e con quello degli Stati Uniti, che hanno inizialmente adottato una deregolamentazione, ora in fase di revisione. Andrea ha sottolineato come il Giappone favorisca una cooperazione tra governo e cittadini, un aspetto che si riflette anche nella loro gestione del Covid, basata su raccomandazioni piuttosto che obblighi.
La discussione si è poi spostata sul caso Antropic negli Stati Uniti, dove un giudice ha stabilito che l'uso di libri acquistati per l'addestramento di modelli AI è legittimo, purché i libri non siano stati acquisiti illegalmente. Questo ha aperto un dibattito sul diritto d'autore e sulla possibilità di "imparare" da opere esistenti, un concetto che Andrea ha paragonato all'apprendimento umano nel campo della musica e della pittura.
Infine, abbiamo trattato la recente sentenza tedesca che ha permesso a Meta di utilizzare dati personali per l'addestramento dell'AI, invocando il legittimo interesse. Andrea ha spiegato che, secondo il giudice, il bilanciamento degli interessi economici e individuali giustifica questa pratica, purché siano adottate misure di sicurezza adeguate e non ci siano alternative migliori.
In conclusione, ci siamo chiesti quale sarà il futuro della regolamentazione dell'AI in Europa, con Andrea che prevede una paralisi normativa a causa della sovrapposizione di provvedimenti comunitari. Nonostante le sfide, è chiaro che il Giappone offre un esempio di come un approccio più flessibile e collaborativo possa favorire l'innovazione tecnologica.
🎙️ Ospite: Andrea Monti, Avvocato, esperto di diritto della rete e autore di numerose pubblicazioni.

In questa Puntata
L'episodio esplora le diverse strategie globali di regolamentazione dell'intelligenza artificiale, con un focus particolare sul Giappone, che adotta un approccio pragmatico e cooperativo. Si discute anche delle implicazioni legali dell'uso dei dati per l'addestramento dei modelli AI, con riferimenti a casi recenti negli Stati Uniti e nell'Unione Europea. La puntata tocca infine le prospettive future della normativa sull'intelligenza artificiale in Europa.