In questo episodio, esploro l'impatto dell'intelligenza artificiale sul mercato del lavoro, con un focus particolare sui colletti bianchi. Microsoft ha pubblicato uno studio che indica come molte professioni intellettuali siano a rischio a causa dell'automazione. Traduttori, scrittori, giornalisti e correttori di bozze, tutti lavori che si basano sulla manipolazione di informazioni e linguaggio, sono particolarmente vulnerabili, mentre professioni manuali come elettricisti e idraulici restano sicure almeno per il momento.
La parola chiave utilizzata da Microsoft è "supporto" piuttosto che "sostituzione", suggerendo che l'AI automatizzi parti del lavoro senza eliminarlo completamente. Tuttavia, questo non dovrebbe tranquillizzarci, poiché il rischio è una polarizzazione del mercato del lavoro, con una crescente disparità tra chi sa utilizzare l'AI e chi no.
Dario Amodei di Antropic prevede che metà dei lavori impiegatizi potrebbero scomparire nei prossimi cinque anni, mentre investitori come Mark Cuban vedono nella situazione un'opportunità per la creazione di nuove professioni. Tuttavia, la velocità di questa transizione è senza precedenti, e ci si chiede se siamo pronti per un rapido re-skilling della forza lavoro.
Il vero problema non è solo la perdita di posti di lavoro, ma una crisi esistenziale riguardante la dignità e l'identità del lavoratore. Le competenze che definivano professionalmente una persona rischiano di perdere valore. È fondamentale che le politiche governative affrontino questa transizione con nuove forme di welfare e una redistribuzione equa dei benefici economici generati dall'AI.
In conclusione, lo studio di Microsoft funge da allarme, indicando dove l'attenzione è necessaria per evitare crisi sociali. La domanda non è se un lavoro verrà sostituito dall'AI, ma se verrà sostituito da qualcuno che usa l'AI meglio di noi. La competizione non è solo contro le macchine, ma con chi impara a usarle come estensione delle proprie capacità.

In questa Puntata
L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro, impattando principalmente i colletti bianchi. Professioni come traduttori, scrittori e giornalisti sono tra le più esposte all'automazione, mentre lavori manuali restano relativamente al sicuro. La sfida è gestire la transizione, garantendo nuove opportunità e ridistribuendo i benefici economici generati dall'AI.