NUDIFY E NOI: il vero problema che NESSUNO sembra voler vedere #1481

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 29.10.2025

Copertina del video: NUDIFY E NOI: il vero problema che NESSUNO sembra voler vedere #1481

In questa Puntata

L'episodio esplora il fenomeno della creazione e diffusione di immagini false di celebrità tramite intelligenza artificiale, mettendo in luce come il problema non sia solo tecnologico, ma profondamente culturale. Si discute della reificazione delle donne e della necessità di spostare lo stigma sociale dai soggetti vittimizzati ai consumatori di tali contenuti, evidenziando un problema di domanda piuttosto che di offerta.
In questo episodio, affronto la questione della diffusione di immagini false di celebrità create con l'ausilio dell'intelligenza artificiale. Si tratta di un fenomeno che coinvolge una piattaforma internazionale con milioni di iscritti, che sfrutta server in Belize, firewall russi e una sede negli Emirati Arabi. La narrazione mediatica si concentra spesso sulla tecnologia e sulle personalità coinvolte, ma il vero problema è culturale, non tecnologico.

La tecnologia non crea il desiderio di violare l'integrità delle persone, ma lo amplifica. La vera infrastruttura è nelle menti delle persone e nella mancanza di stigma sociale verso chi consuma questi contenuti. Il fenomeno non è nuovo; i fotomontaggi esistono da decenni, ma l'intelligenza artificiale ha reso il processo più accessibile e diffuso. Non è solo un problema di server o di legislazione, ma di una domanda sociale che vede 7 milioni e mezzo di persone iscritte a queste piattaforme.

Rifacendomi a teorie sociologiche come il panopticon di Foucault, descrivo questo fenomeno come un panopticon rovesciato, dove la massa reclama il diritto di osservare e possedere visivamente il corpo altrui. L'intelligenza artificiale è solo uno strumento che realizza questa pulsione voyeuristica di massa. Alcuni definiscono questo fenomeno come una forma di violenza virtuale, mentre altri lo vedono come un semplice fotomontaggio, ma la verità è che queste immagini generano vergogna, paura e trauma reali.

La soluzione non è tecnologica, ma culturale. Dobbiamo spostare la vergogna dalla vittima al consumatore di questi contenuti, trattandolo come complice di una violenza. Finché non cambieremo la percezione sociale di chi consuma tali materiali, continueremo a combattere una battaglia persa. La vera soluzione è un'educazione collettiva che ci ricordi che dietro ogni pixel c'è una persona, e che chi consuma questi contenuti è un perpetratore di violenza.