ATTORI MARIONETTA: Netflix ringiovanisce gli attori con l’AI in Stranger Things #1495

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 29.11.2025

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In questa Puntata

La quinta stagione di Stranger Things utilizza la tecnologia del de-aging per ringiovanire digitalmente gli attori, sollevando questioni etiche e professionali. Questo metodo, ormai consolidato, implica sfide contrattuali e sociali, mentre Hollywood diventa un laboratorio per la manipolazione audiovisiva, influenzando l'autenticità delle performance e il futuro del lavoro attoriale.
In questa puntata, si esplora l'uso del de-aging nella quinta stagione di Stranger Things, dove la tecnologia permette di ringiovanire digitalmente gli attori, come Noah Schnapp, per scene di flashback. Utilizzando un attore bambino come controfigura e sovrapponendo il volto ringiovanito di Schnapp, Netflix ha creato un esempio impressionante di face swap cinematografico. Questo processo, già visto nella quarta stagione con Millie Bobby Brown, è diventato uno strumento di produzione standard per Netflix, non più un semplice esperimento.

La tecnologia, sebbene potente, non è perfetta, e l'Uncanny Valley è un fenomeno che emerge quando le repliche artificiali sembrano quasi umane, ma con difetti evidenti. Questa manipolazione audiovisiva, simile ai deepfake, solleva preoccupazioni sulla sicurezza e sull'uso etico delle immagini, mentre Hollywood diventa un laboratorio per tali tecniche. Inoltre, ci sono implicazioni contrattuali significative per gli attori, come evidenziato dallo sciopero di SAG e AFTRA nel 2023, riguardo al diritto all'immagine e alla scansione digitale.

La normalizzazione di questa tecnologia crea un precedente nel settore, trasformando la policy interna di uno studio in una norma per l'intero settore. La creazione di asset digitali degli attori solleva questioni sul diritto d'autore e sul diritto del lavoro, richiedendo nuove definizioni per la proprietà e l'utilizzo di questi doppi digitali. Mentre la tecnologia estende la vita scenica degli attori, potrebbe ridurre le opportunità per i giovani attori emergenti.

A livello sociale, questa ossessione per la giovinezza e l'immortalità digitale potrebbe influenzare le aspettative sulla vita reale, portando a una negazione della realtà. La possibilità di rappresentare attori post-mortem solleva ulteriori questioni etiche e legali. L'episodio conclude sottolineando la necessità di regolamentare questa tecnologia già esistente, per garantire un uso etico e responsabile nel futuro dell'industria cinematografica.