Ciao Internet e buon martedì a tutti! Oggi voglio parlarvi di una delle problematiche più diffuse del nostro tempo, subito dopo il vaiolo e la poliomelite, ovvero i gruppi WhatsApp dei genitori. Sembra che questi gruppi siano diventati un terreno fertile per la diffusione di notizie false e allarmistiche. L'ultimo esempio riguarda un'immagine che sta girando su questi gruppi: degli orsacchiotti che, secondo il messaggio allegato, sarebbero delle droghe date ai bambini per farli stare male. È incredibile come in questi gruppi sembri esserci un obbligo tacito di escludere il buonsenso.
Innanzitutto, lasciatemi dire che questa storia degli orsacchiotti-droga è un falso. L'immagine in questione proviene da un sito che effettivamente vende MDMA, una droga che, per inciso, ha un costo non indifferente. È vero che nel 2016 un ragazzino si è sentito male dopo aver ingerito queste pastiglie, ma non perché qualcuno gliele avesse regalate. Probabilmente le ha trovate per caso e le ha consumate, e sicuramente non sono state distribuite per innescare un qualche circuito di dipendenza. Ci sono stati altri casi di intossicazione, ma si trattava di adulti e non c'è alcun pazzo in giro che regala MDMA ai ragazzini.
Voglio sottolineare due cose: primo, nessuno vi regalerà mai una sostanza che costa centinaia di euro, e secondo, è preoccupante come spegniamo il cervello e ci affidiamo ciecamente a queste catene di Sant'Antonio senza verificare le informazioni. Io stesso, con una semplice ricerca online di 15 secondi, ho trovato la verità su questa storia. Cos'è che ci spinge a condividere queste informazioni in modo così acritico? È importante riflettere su questo e cercare di mettere un freno a questa "malattia" delle condivisioni impulsive.
Come sempre, grazie mille per avermi ascoltato. Estote parati!

I contenuti dell'Episodio #165
In questo episodio di Ciao Internet, affrontiamo il tema dei gruppi WhatsApp dei genitori e come spesso vengono utilizzati per diffondere notizie false e allarmismi ingiustificati. Prendendo come esempio una recente bufala riguardante orsacchiotti "droga", esploro perché continuiamo a cadere in queste trappole digitali e l'importanza di mantenere un pensiero critico quando navighiamo online.