2. Di che cosa ha paura la Rete? #03

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 24.06.2015

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In questa Puntata

La gestione della reputazione online è cruciale per individui e aziende, poiché la rete teme la mancanza di informazioni, noto come horror vacui reputazionale. L'assenza di contenuti può portare a riempimenti con supposizioni o menzogne, influenzando negativamente l'immagine pubblica. Fornire aggiornamenti costanti e informazioni precise è fondamentale per mantenere una buona reputazione.
Negli ultimi cinque anni mi sono occupato di seguire diversi personaggi, da uomini d'affari a VIP, fino a persone comuni, tutti con un problema comune: la gestione della propria reputazione. Il concetto chiave che emerge è quello di horror vacui reputazionale, ovvero la paura della mancanza di informazioni che la rete manifesta. Questo fenomeno si manifesta quando non ci sono abbastanza contenuti online su una persona o un evento, portando la rete a colmare questi vuoti con supposizioni, illazioni o addirittura menzogne.

Un esempio classico di questa dinamica è dato dalle testate di gossip: se una celebrità non appare in pubblico per un certo periodo, si presume automaticamente che ci siano problemi personali. La stessa logica si applica online, dove i motori di ricerca tendono a esporre le uniche informazioni disponibili, che spesso possono essere eventi passati non lusinghieri.

Un caso tipico è quello di un cliente che, a distanza di anni, scopre che le uniche informazioni facilmente accessibili su di lui riguardano un episodio negativo del passato. Questo accade perché i motori di ricerca danno risalto a contenuti storici, come articoli di giornale, che possono influenzare la percezione pubblica attuale.

La soluzione a questo problema è semplice in teoria: riempire il vuoto informativo con contenuti accurati e aggiornamenti costanti. Parlare e condividere informazioni precise su ciò che si fa è la strategia più efficace per contrastare il silenzio e mantenere una buona reputazione online. Questo approccio non solo migliora la percezione pubblica, ma previene anche la diffusione di informazioni errate o dannose.