Perché Apple sta facendo inc***are chi vuole tracciarvi Online. E, i MIA2017!

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 18.09.2017

Copertina del video: 245. Perché Apple sta facendo inc***are chi vuole tracciarvi Online. E, i MIA2017!

I contenuti dell'Episodio #245

Ciao Internet! In questo episodio voglio ringraziarvi per avermi votato nei Macchia Nera Internet Award, dove sono arrivato quinto come miglior personaggio rivelazione dell'anno. Ma oggi parliamo di un argomento caldo nel mondo dell'advertising online: le nuove misure di privacy di Apple con l'uscita di iOS 11 e MacOS X ICR. Safari dichiara guerra al tracciamento online, rendendo difficile la vita ai cookie di terza parte, con l'implementazione dell'Intelligent Tracking Prevention. Come influenzerà questo il panorama pubblicitario? Scopriamolo insieme.
Ciao Internet! Prima di tutto, un grazie enorme a tutti voi per avermi supportato nei Macchia Nera Internet Award, dove, con grande sorpresa, sono arrivato quinto come miglior personaggio rivelazione dell'anno. È davvero incredibile essere stato nominato accanto a nomi come Human Safari. Ma oggi vorrei spostare la nostra attenzione su un tema piuttosto rilevante che sta emergendo nel mondo dell'advertising online. Di cosa si tratta? Dell'imminente uscita del nuovo sistema operativo di Apple, iOS 11, e del nuovo MacOS X ICR.

Questi aggiornamenti porteranno con sé una novità significativa: Safari, il browser predefinito di Apple, ha deciso di dichiarare guerra al tracciamento online. Questo passo mette Apple in una posizione unica nel mondo dell'advertising, ponendola come una delle realtà più impegnate nella protezione della privacy degli utenti. Ma cosa significa tutto ciò in pratica? Il nuovo sistema, Intelligent Tracking Prevention, renderà estremamente difficile la vita ai cookie di terza parte. Per chi non lo sapesse, i cookie sono quei pezzi di codice che permettono di memorizzare le preferenze degli utenti o di tracciarne le attività online.

Facciamo un esempio: quando visitate il sito di Repubblica, questo può memorizzare le vostre visite e proporvi contenuti personalizzati, come articoli sportivi se siete appassionati di calcio. Tuttavia, esistono anche cookie di terze parti, spesso gestiti da sistemi di advertising esterni come Google, che tracciano il vostro comportamento su diversi siti web. Questo è alla base del retargeting, il meccanismo che vi mostra pubblicità di prodotti che avete cercato, ad esempio, su Amazon, anche quando navigate su altri siti.

Con le nuove restrizioni di Safari, questi cookie avranno una vita molto più breve e saranno memorizzati per un massimo di 24 ore invece dei soliti 30 giorni. Questa misura è stata introdotta per contrastare l'abuso del sistema pubblicitario e dei cookie di profilazione, il cui uso aggressivo ha creato un ambiente insostenibile per la privacy degli utenti. Non sorprende che i circuiti pubblicitari abbiano criticato duramente questa decisione, sostenendo che danneggi il consumatore. Tuttavia, resta da vedere come queste modifiche influenzeranno effettivamente il mercato.

È interessante osservare come i grandi del settore tecnologico stiano iniziando a muoversi contro le pratiche pubblicitarie invasive, ponendo una domanda importante: Apple sta facendo la cosa giusta? Avrebbe dovuto mantenere le possibilità di tracciamento? Vi invito a condividere le vostre opinioni nei commenti. E se non siete ancora iscritti al mio canale, questo è il momento giusto per farlo. Io sono Matteo Flora, vi faccio compagnia cinque giorni alla settimana con i miei video e, come sempre, grazie per avermi ascoltato. Estote parati!