Ho recentemente sperimentato un cambiamento nella programmazione dei miei contenuti, passando da cinque video a settimana a tre. L'idea era quella di migliorare la qualità dei video, riducendo la quantità, ma i risultati non sono stati quelli sperati. Nonostante alcuni video abbiano avuto un buon numero di visualizzazioni, l'engagement complessivo è diminuito significativamente. Ho osservato che molti spettatori tendono a guardare i video alla fine della settimana, il che suggerisce una perdita di continuità.
Un altro problema riscontrato è stato il minor legame con l'attualità. I video più apprezzati sono quelli che trattano eventi recenti, e la riduzione della frequenza ha reso più difficile mantenere questo legame. Pertanto, ho deciso di tornare alla pubblicazione giornaliera, ma con la flessibilità di non pubblicare se non ne ho voglia, per evitare il burnout che avevo iniziato a sentire.
Per migliorare l'efficienza, ho apportato alcune modifiche tecniche: tornerò a registrare con una Panasonic Lumix G85 in full HD per ridurre i tempi di rendering e utilizzerò un microfono Rode VideoMic Pro per migliorare la qualità audio. Questi cambiamenti dovrebbero permettermi di mantenere la qualità dei contenuti senza un eccessivo dispendio di tempo in post-produzione.
Infine, mi piacerebbe sapere dai miei spettatori cosa pensano di questi cambiamenti e se la riduzione della frequenza o il minor legame con l'attualità hanno influenzato la loro esperienza. Sono aperto a feedback per migliorare ulteriormente il mio canale e continuare a crescere.

In questa Puntata
L'esperimento di ridurre la frequenza dei video da cinque a tre alla settimana non ha prodotto i risultati sperati, portando a una diminuzione dell'engagement e delle visualizzazioni. L'importanza della continuità e dell'attualità emerge come fattori chiave per mantenere l'interesse del pubblico, spingendo a un ritorno alla pubblicazione giornaliera, pur mantenendo la flessibilità necessaria per evitare il burnout.