430. Manspreading? Il video è falso...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 01.10.2018

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In questa Puntata

Un video virale che ritrae un'attivista femminista russa mentre versa candeggina sui pantaloni di uomini che praticano il "man-spreading" si rivela essere una messinscena. L'episodio solleva interrogativi sull'eticità dell'uso di contenuti fittizi per sensibilizzare su tematiche sociali.
Ho recentemente analizzato un caso interessante che riguarda un video virale proveniente dalla Russia, in cui un'attivista femminista, Anna Dovgaliuk, sembrava versare candeggina sui pantaloni di uomini che si sedevano con le gambe aperte nella metropolitana, un comportamento noto come "man-spreading". Questo gesto è stato interpretato come un modo per protestare contro l'appropriazione indebita di spazio pubblico da parte degli uomini.

Il video ha accumulato circa 4 milioni di visualizzazioni su YouTube, ma si è scoperto essere una messinscena. Una delle comparse ha rivelato che il liquido utilizzato era semplicemente acqua e che gli uomini coinvolti indossavano due paia di pantaloni. L'intera operazione è stata orchestrata da MyDucksVision, un'agenzia russa specializzata in video virali.

Questa rivelazione ha sollevato un dibattito sull'eticità di utilizzare contenuti fittizi per promuovere cause sociali. Da un lato, c'è chi sostiene che tali azioni possano aumentare la consapevolezza su tematiche importanti, dall'altro, c'è chi critica la pratica come ingannevole e potenzialmente dannosa per la credibilità delle campagne sociali. La questione rimane aperta: è giustificabile utilizzare mezzi ingannevoli per un fine considerato nobile, o si tratta di una modalità scorretta di promuovere le proprie idee?