467. Dolce e Gabbana e il Crisis Management fatto... male!

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 05.12.2018

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In questa Puntata

Dolce & Gabbana affronta un nuovo scandalo reputazionale minacciando azioni legali contro influencer come Brian Boy per contenuti critici, ma la strategia si rivela controproducente. L'approccio autoritario amplifica l'attenzione negativa, trasformando gli influencer in martiri e aumentando la notorietà dei contenuti contestati.
L'ultima vicenda che coinvolge Dolce & Gabbana è un chiaro esempio di gestione errata della reputazione aziendale. L'azienda ha deciso di affrontare le critiche minacciando azioni legali contro alcuni influencer, tra cui Brian Boy, che avevano pubblicato commenti e screenshot di comunicazioni interne del brand. Questo approccio ricorda il famoso Streisand Effect, dove il tentativo di censurare un contenuto finisce per amplificarne la diffusione.

Nel caso di Dolce & Gabbana, la minaccia legale ha solo esacerbato la situazione, attirando ulteriore attenzione mediatica e trasformando gli influencer in martiri. Questi ultimi, spesso in cerca di visibilità, hanno colto l'occasione per rilanciare i contenuti contestati, amplificando il danno reputazionale per il brand. Invece di adottare un approccio più umile e costruttivo, l'azienda ha scelto una strategia di confronto diretto, sottovalutando l'effetto boomerang che tale azione avrebbe potuto avere.

Resta da chiarire se le comunicazioni minacciose provengano effettivamente dall'ufficio di Digital PR di Dolce & Gabbana o se siano opera di un hacker particolarmente abile. In ogni caso, la vicenda sottolinea l'importanza di una gestione più accorta e strategica delle crisi reputazionali, evitando di alimentare ulteriormente le polemiche.