468. Salvini sui Migranti ha ragione su tutta la linea...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 05.12.2018

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In questa Puntata

L'analisi delle politiche migratorie di Salvini evidenzia una strategia comunicativa efficace, seppur controversa. A livello internazionale, la retorica anti-immigrazione scoraggia nuovi arrivi, mentre sul piano nazionale, l'aumento del disagio sociale e urbano alimenta l'ostilità verso i migranti, rafforzando il consenso politico.
In questo episodio, mi concentro sull'efficacia comunicativa delle politiche migratorie di Matteo Salvini, nonostante le implicazioni umanitarie discutibili. Esploro due dimensioni principali: quella internazionale e quella nazionale.

A livello internazionale, la strategia si basa su una narrativa che dipinge l'Italia come un paese ostile agli immigrati. Questo tipo di comunicazione, amplificata dai media sia italiani che internazionali, contribuisce a scoraggiare potenziali migranti dal considerare l'Italia come destinazione. La reputazione del paese potrebbe risentirne, ma l'obiettivo di ridurre i flussi migratori sembra essere raggiunto.

Sul fronte nazionale, l'espulsione di circa 40.000 migranti dai centri d'accoglienza, senza un reale rimpatrio, porta a un aumento del disagio sociale. Questi individui, privati di un supporto strutturato, si disperdono nelle città, spesso in condizioni precarie. Questo scenario può alimentare la microcriminalità e il degrado urbano, elementi che a loro volta intensificano l'ostilità pubblica nei confronti dei migranti. La narrativa politica può facilmente sfruttare questa situazione, incolpando l'Europa e altri governi per la mancata collaborazione sui rimpatri.

La chiusura dei centri di accoglienza e la limitazione dei visti umanitari si rivelano quindi mosse strategiche per consolidare il consenso politico, anche se a discapito dell'umanità e del benessere dei migranti stessi. Sebbene la strategia sia efficace dal punto di vista comunicativo, resta il dibattito sulla sua accettabilità umana e morale.