Recentemente, Apple ha affrontato una settimana difficile, con il suo titolo che ha perso oltre il 10% in borsa. Tra le cause principali di questa flessione ci sono i mancati ricavi per miliardi di euro, dovuti in parte alla possibilità per gli utenti di sostituire le batterie dei loro dispositivi a un costo inferiore ai 100 dollari. Questa mossa, sebbene apparentemente insignificante, ha avuto un impatto notevole, portando alla luce lo scandalo del "throttling".
Il "throttling" si riferisce al rallentamento delle prestazioni dei dispositivi Apple, non tanto a causa del lancio di nuovi iPhone, quanto piuttosto per l'usura delle batterie. Quando le batterie si degradano, il sistema rallenta automaticamente le prestazioni, senza avvisare il proprietario. Questo ha portato molti utenti a sostituire i loro telefoni, spesso a caro prezzo, senza comprendere che una semplice sostituzione della batteria avrebbe risolto il problema.
Lo scandalo ha costretto Apple a offrire la sostituzione delle batterie a un prezzo calmierato, permettendo a molti di mantenere i loro dispositivi più a lungo. Questo ha messo in discussione la pratica dell'obsolescenza programmata, una strategia comune nel settore tecnologico per spingere i consumatori a sostituire i loro prodotti.
La vera innovazione, quindi, potrebbe non risiedere solo nei miglioramenti estetici o nelle specifiche tecniche, ma anche nella capacità di un dispositivo di durare nel tempo senza costringere gli utenti a continui aggiornamenti. Questo episodio solleva interrogativi sulla sostenibilità e sull'etica delle pratiche commerciali nel settore tecnologico.
In questa Puntata
Apple ha subito una significativa perdita in borsa a causa di mancati ricavi, parzialmente attribuibili alla possibilità per gli utenti di sostituire le batterie dei loro dispositivi a un costo ridotto. Questo ha portato alla luce la pratica del "throttling", un rallentamento delle prestazioni legato all'usura della batteria, che molti hanno interpretato come una forma di obsolescenza programmata.