554. Una #AI per dare un nome e cognome a 100.000 attrici #porno...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 24.06.2019

Copertina del video: 554. Una #AI per dare un nome e cognome a 100.000 attrici #porno...

In questa Puntata

Un cittadino cinese residente in Germania ha creato un database che utilizza l'intelligenza artificiale per riconoscere i volti di attrici porno, incrociandoli con profili social. Questo solleva preoccupazioni sulla privacy e sull'uso improprio dei dati, evidenziando i rischi della consumerizzazione della tecnologia e la facilità con cui chiunque può implementare sistemi di sorveglianza.
In questo episodio, affronto il tema dell'uso dell'intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale, un argomento che mette in luce rischi significativi per la privacy individuale. Un cittadino cinese, attualmente residente in Germania, ha sviluppato un sistema che incrocia un database di oltre 100.000 attrici porno con profili sui social media. L'obiettivo dichiarato era verificare se una persona avesse mai partecipato a filmati pornografici, anche sotto pseudonimo.

La consumerizzazione della tecnologia ha reso accessibili strumenti avanzati di riconoscimento facciale a chiunque, non solo a grandi governi o aziende. Questo caso specifico dimostra come la tecnologia, una volta riservata a grandi organizzazioni, possa essere sfruttata da individui con pochi scrupoli per scopi discutibili. Sebbene il database sia legale per fini di ricerca in Germania, la sua esistenza solleva importanti interrogativi etici e legali.

La creazione e l'uso di tali database minacciano la privacy delle persone coinvolte, in particolare delle sex workers, che già affrontano uno stigma sociale significativo. La possibilità di essere dimenticati è una delle virtù umane che rischia di essere compromessa da queste tecnologie. Inoltre, l'assenza di regolamentazioni rigorose per l'uso di tali tecnologie da parte di privati cittadini è motivo di preoccupazione.

Il possesso e la classificazione dei dati possono mettere in pericolo le persone, come dimostrato storicamente dall'uso improprio dei registri delle sinagoghe durante la Shoah. Questo episodio invita a riflettere attentamente sulle implicazioni della tecnologia di riconoscimento facciale e sull'importanza di una regolamentazione adeguata per proteggere la privacy e la sicurezza individuale.