60. Chi usa le tue fotografie online?

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 08.12.2016

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In questa Puntata

La bellezza di Gemma Ward è sfruttata dai suprematisti bianchi in meme e post su Twitter senza il suo consenso. Le immagini delle modelle vengono utilizzate per propaganda razzista, sollevando questioni di reputazione e diritti sull'uso delle immagini. Si discute l'assenza di interventi da parte delle piattaforme social nel contrastare tali fenomeni.
Oggi parliamo di un fenomeno inquietante che coinvolge l'appropriazione non consensuale delle immagini di alcune modelle, tra cui la bellissima Gemma Ward, da parte di gruppi suprematisti bianchi. Queste immagini vengono utilizzate per creare meme e post sui social media, in particolare su Twitter, per esaltare la razza bianca e diffondere messaggi razzisti. Un esempio emblematico è l'uso di analogie fantasy, dove si paragona la richiesta di non procreare dei bianchi alla rinuncia degli elfi a favore degli orchi, con un chiaro riferimento razzista.

Nonostante la natura chiaramente offensiva e discriminatoria di questi contenuti, le piattaforme social, come Twitter, sembrano non intervenire adeguatamente per rimuoverli. Questo solleva importanti questioni di reputazione e diritti personali: chi ha il controllo sull'uso delle proprie immagini? E quali sono le responsabilità delle piattaforme nel moderare tali contenuti?

Le modelle, come Gemma Ward, spesso non sono nemmeno consapevoli di essere parte di questa propaganda, poiché le loro immagini vengono utilizzate senza consenso. Questa situazione mette in luce una zona grigia nei diritti d'immagine, dove spesso i fotografi, e non i soggetti delle foto, detengono i diritti sull'uso delle immagini. Tuttavia, anche i fotografi possono essere ignari dell'uso improprio delle loro opere.

La questione diventa ancora più complessa quando si considerano le immagini dei nostri figli, che condividiamo liberamente online. Queste immagini possono essere utilizzate in modi inaspettati e potenzialmente dannosi. Quindi, cosa si dovrebbe fare in questi casi? È giusto rimuovere tali contenuti o consentire che le immagini di qualcuno, magari di una persona cara, vengano usate in questo modo? Sono domande aperte che richiedono una riflessione profonda e un dibattito pubblico.