694. Open & DP3T: ma il bello viene adesso e vediamo se la Politica ha imparato...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 23.04.2020

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In questa Puntata

L'app Immuni del governo italiano adotterà un protocollo decentralizzato e sarà rilasciata in open source, riducendo così i rischi di attacco e proteggendo i dati personali. Queste decisioni sono il risultato della mobilitazione della società civile e delle pressioni europee, sebbene permangano critiche sulla trasparenza del processo decisionale e sulla gestione politica del progetto.
Ho discusso delle recenti novità riguardanti l'app Immuni, sviluppata per il tracciamento dei contatti in Italia. Finalmente, ci sono buone notizie: il protocollo scelto sarà decentralizzato, evitando così il modello centralizzato di PAPPT, che avevamo criticato duramente. Inoltre, l'app sarà rilasciata in open source, una scelta che minimizza l'area di possibile attacco e limita la raccolta dei dati personali a quelli strettamente necessari.

Questi cambiamenti positivi sono il risultato dell'impegno della società civile, come dimostra la lettera di Nexa, patrocinata da Juan Carlos Martin, che ha raccolto centinaia di firme. Anche l'Europa ha esercitato pressioni per garantire un'applicazione decentralizzata. È importante chiarire che quando parliamo di centralizzazione, ci riferiamo alla gestione delle informazioni, poiché entrambe le modalità prevedono comunque un server centrale.

Nonostante i progressi, ci sono ancora problemi da risolvere. La licenza open source scelta, la Mozilla Public License (MPL 2.0), è oggetto di discussione, ma potrebbe essere modificata per adattarsi meglio al nuovo protocollo. Inoltre, la sicurezza delle infrastrutture e del codice è un aspetto cruciale che richiederà competenze elevate. Mi fido delle capacità del soggetto scelto per lo sviluppo, dato il loro successo con applicazioni di larga scala.

Tuttavia, la mancanza di trasparenza nel processo decisionale è stata un grave errore politico. La società civile è stata costretta a sollevare polveroni per ottenere informazioni, minando la fiducia del pubblico. La costruzione di consenso dovrebbe basarsi su trasparenza e apertura, non su documenti secretati e decisioni opache. Senza un processo aperto e partecipativo, sarà difficile ottenere il supporto necessario per l'adozione dell'app.

Spero che il futuro porti maggiore trasparenza e che si crei un repository aperto per consentire alla società civile di contribuire costruttivamente. Solo attraverso la partecipazione e la trasparenza possiamo costruire il consenso necessario in una democrazia. Invito tutti a ringraziare chi ha contribuito a questo cambiamento e a chiedere trasparenza agli organi competenti.