La tastiera predittiva, presente su quasi tutti i dispositivi iOS, è progettata per facilitare la digitazione suggerendo parole successive in una sequenza. Recentemente, Radio Kiss Kiss Napoli ha scoperto che digitando "Vesuvio", il sistema suggeriva "Lavali col fuoco", una frase che richiama un noto coro da stadio. Questo ha causato un'ondata di polemiche sui social media, definita da Piero Tagliapietra come un "ruttino del web", un picco di conversazioni destinato a esaurirsi rapidamente.
Abbiamo analizzato le conversazioni online usando l'hashtag #AppleVesuvio, attivo dal 10 al 12 gennaio 2017. Durante questo periodo, sono stati generati 3533 contenuti. L'analisi ha mostrato un primo picco di discussioni innescato da un tweet di Radio Kiss Kiss Napoli, seguito da una seconda ondata di interesse alimentata da un tweet ironico di un utente e da un intervento della VIP Nina Moric. La discussione ha poi visto un declino, con una ripresa minore il giorno successivo durante una trasmissione radiofonica.
Le conversazioni sono state principalmente localizzate in Campania, con una significativa partecipazione anche da Lombardia e Lazio. Gli utenti coinvolti erano per lo più uomini over 35. Tra gli influencer principali figuravano Radio Kiss Kiss Napoli, Sandro Scà, e Nina Moric, mentre Apple è stata menzionata più volte come parte del discorso.
Il vero problema non risiede nella tecnologia di Apple, che non è intrinsecamente razzista, ma nel fatto che una frase così offensiva sia abbastanza comune in Italia da essere suggerita automaticamente. Questo episodio sottolinea l'importanza di riflettere sull'uso linguistico e culturale che influenza gli algoritmi di predizione.

In questa Puntata
La tastiera predittiva di iOS ha generato polemiche quando, associata alla parola "Vesuvio", ha suggerito la frase "Lavali col fuoco", ripresa da un coro da stadio. Questo fenomeno ha scatenato una breve ma intensa discussione online, analizzata attraverso l'hashtag #AppleVesuvio. Non si tratta di un problema di razzismo da parte di Apple, ma piuttosto di una riflessione sull'uso diffuso di frasi problematiche in Italia.