YouTube non pagherà i Creator per la pubblicità...

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 04.12.2020

Copertina del video: 791. YouTube non pagherà i Creator per la pubblicità...

I contenuti dell'Episodio #791

In questa puntata di Ciao Internet, esploro un'importante novità in arrivo su YouTube: la piattaforma inizierà a inserire pubblicità nei video di alcuni creator senza condividere i ricavi con loro. Analizzo le implicazioni etiche e pratiche di questo cambiamento, riflettendo su come potrebbe influire non solo sui creatori di contenuti, ma anche sulla responsabilità di YouTube nei confronti dei contenuti pubblicati.
Ciao Internet! Oggi vi parlo di una notizia che mi ha colpito particolarmente: YouTube ha deciso di inserire pubblicità su alcuni video dei creator senza condividere il ricavato. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla politica precedente, dove i creator potevano scegliere di entrare in partnership con la piattaforma per monetizzare i loro contenuti, ricevendo una parte delle entrate pubblicitarie.

Il primo punto che voglio discutere riguarda l'impatto sui creator. YouTube, inserendo pubblicità senza condividere i profitti, sfrutta i creator come semplici veicoli per ospitare annunci, senza che questi possano beneficiarne economicamente. Questo approccio potrebbe sembrare ingiusto, considerando che i creator dedicano tempo e risorse per produrre contenuti di qualità. È possibile che questa mossa derivi da una necessità di YouTube di incrementare i ricavi o di coprire costi infrastrutturali in crescita, ma resta comunque un atteggiamento discutibile nei confronti di chi contribuisce attivamente al successo della piattaforma.

Il secondo punto riguarda la viralizzazione dei contenuti. Solo una piccola parte dei video diventa virale, ma questi rappresentano una miniera d'oro per YouTube. I video virali, infatti, generano la maggior parte dei guadagni pubblicitari. Tuttavia, non tutti i creator hanno la possibilità di monetizzare i propri video, spesso a causa di requisiti non ancora soddisfatti, come un numero sufficiente di iscritti o di ore di visualizzazione. Questo crea un circolo vizioso in cui YouTube beneficia dei contenuti senza dover condividere i profitti. Inoltre, se un creator decidesse di lasciare la piattaforma, i suoi contenuti potrebbero comunque essere caricati da altri, permettendo a YouTube di continuare a monetizzarli.

Infine, c'è il problema della responsabilità. Monetizzando tutti i contenuti, YouTube diventa più responsabile di ciò che viene pubblicato, soprattutto se gli annunci appaiono accanto a contenuti inappropriati o offensivi. In passato, YouTube si è difesa sostenendo che le problematiche derivavano dagli accordi di revenue share con i creator, ma questa scusa non sarà più valida. La piattaforma potrebbe trovarsi di fronte a nuove sfide legali legate al mancato profitto dei creator e alla responsabilità sui contenuti ospitati.

In conclusione, mentre io personalmente non sono molto toccato da questo cambiamento, poiché i miei guadagni da YouTube sono limitati, riconosco che questa nuova politica solleva questioni importanti. Invito tutti voi a riflettere su queste implicazioni e a condividere i vostri pensieri. Siete d'accordo con questa decisione di YouTube? Come pensate di reagire se siete dei creator? E se non lo siete, considerereste di cambiare piattaforma? Fatemi sapere nei commenti. Io sono Matteo Flora, e come sempre vi invito a esplorare il mondo di algoritmi e regole che governano le nostre vite digitali.