Libertà Cognitiva e Privacy Mentale - #Garantismi ep.4

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 01.02.2021

Copertina del video: 806. Libertà Cognitiva e Privacy Mentale - #Garantismi ep.4

I contenuti dell'Episodio #806

In questo episodio di "Ciao Internet", insieme a Guido Scorza, esploriamo il complesso e affascinante tema della libertà cognitiva e della privacy mentale. Partendo da un titolo ispirato da una presentazione di Guido, ci addentriamo nelle implicazioni etiche e tecnologiche di dispositivi in grado di leggere le onde cerebrali e dell'uso di intelligenza artificiale per dedurre stati mentali e comportamenti. Confrontiamo i potenziali benefici e i pericoli di queste tecnologie emergenti, riflettendo su come potrebbero influenzare la nostra libertà di pensiero e la privacy personale.
Buongiorno a tutti e benvenuti a un nuovo episodio di "Ciao Internet". Oggi, insieme a Guido Scorza, affrontiamo un argomento davvero intrigante e attuale: la libertà cognitiva e la privacy mentale. Il titolo di questo episodio, devo confessare, l'ho preso in prestito da alcune slide di Guido, che hanno ispirato questa nostra discussione.

Il tema è quanto mai rilevante e ci porta a riflettere su come le tecnologie possono influenzare la nostra vita e il nostro modo di pensare. Parliamo infatti di elettroencefalogrammi, intelligenza artificiale, e di come queste tecnologie possano essere utilizzate per monitorare e persino predire il nostro stato mentale. Non si tratta di scenari futuristici, ma di realtà che già oggi stanno prendendo forma. In India, ad esempio, si stanno sviluppando sistemi per monitorare lo stato di paura o panico attraverso le telecamere, e Neuralink di Elon Musk sta lavorando su interfacce uomo-macchina che potrebbero alterare il funzionamento cerebrale.

Queste tecnologie sollevano questioni etiche profonde. Guido ci racconta di come, inizialmente, ha percepito questo argomento come una lettura futuristica, quasi fantascientifica, per poi rendersi conto che il futuro è, in realtà, già qui. La privacy mentale è un diritto che dobbiamo difendere oggi, poiché esistono già dispositivi che possono leggere le onde cerebrali e dedurre informazioni da esse. Dispositivi che, se da un lato possono aiutare persone con disabilità, dall'altro possono essere utilizzati per controllare e limitare la libertà personale.

Uno degli aspetti più preoccupanti è la capacità di queste tecnologie di inferire dati personali senza che la persona ne sia consapevole. Questo solleva interrogativi sulla sufficienza delle attuali normative sulla privacy e sulla libertà di pensiero. Come possiamo garantire che le decisioni basate su questi dati siano giuste e non ledano i diritti fondamentali delle persone?

Durante la discussione, Guido sottolinea l'importanza di avere regole chiare che possano governare l'uso di queste tecnologie, piuttosto che limitarle o vietarle. È fondamentale che le decisioni che influenzano la vita delle persone siano prese da esseri umani, non da macchine, per garantire responsabilità e rispetto dei diritti umani.

In conclusione, questo episodio ci invita a riflettere sul ruolo della tecnologia nelle nostre vite e su come possiamo proteggerci da possibili abusi, mantenendo al contempo la possibilità di sfruttare i benefici che queste innovazioni possono offrire.