Immaginate un sistema che, come in Cina, utilizzi migliaia di telecamere per monitorare volti in tempo reale, identificando persone presenti in una watchlist. Questo è il principio alla base di Sari, il sistema automatico di riconoscimento in tempo reale, che ha sollevato un acceso dibattito in Italia. Il Garante della Privacy, di cui Guido Scorza è membro, ha recentemente espresso un parere negativo sull'uso di Sari Real Time, sottolineando la mancanza di una normativa adeguata che permetta un equilibrio tra sicurezza nazionale e diritto alla privacy.
Sari Enterprise, la versione attualmente in uso, permette l'identificazione selettiva di fotografie durante indagini investigative, velocizzando processi che prima erano manuali. Tuttavia, Sari Real Time rappresenta un salto tecnologico verso la sorveglianza di massa, con la capacità di monitorare volti in tempo reale in qualsiasi luogo, dalla piazza allo stadio. Il Garante ha evidenziato che, senza una legge specifica che ne definisca l'uso e le cautele necessarie, l'implementazione di Sari Real Time non è possibile.
Il rischio di misuse e abuse di tali tecnologie è elevato. Una volta implementato, un sistema come Sari potrebbe essere facilmente esteso ad altri contesti, come il monitoraggio di manifestazioni pubbliche, violando il principio costituzionale di presunzione di innocenza. Inoltre, la tecnologia di riconoscimento facciale non è ancora abbastanza matura per garantire l'accuratezza necessaria, con rischi di identificazioni errate che potrebbero avere conseguenze gravi.
A livello europeo, si discute un regolamento sull'intelligenza artificiale che potrebbe vietare trattamenti di sorveglianza di massa senza un'adeguata copertura normativa. Questo regolamento potrebbe influenzare la gestione delle tecnologie di riconoscimento facciale in tutta l'UE, richiedendo norme severe per la loro applicazione.
Il dibattito su Sari Real Time è solo un esempio di come le tecnologie emergenti sfidano i confini tra sicurezza e privacy. Mentre il Garante della Privacy ha fermato temporaneamente l'uso di Sari Real Time, il futuro di queste tecnologie dipenderà dalla capacità di bilanciare diritti fondamentali e esigenze di sicurezza.
🎙️ Ospite: Guido Scorza, avvocato e membro del collegio del Garante per la protezione dei dati personali.

In questa Puntata
Il sistema Sari Real Time, progettato per identificare volti in tempo reale, solleva preoccupazioni sulla privacy e la sorveglianza di massa. Il Garante della Privacy ha negato l'autorizzazione all'uso, sottolineando l'assenza di una normativa adeguata che bilanci sicurezza nazionale e protezione dei dati personali. Il dibattito si intreccia con le discussioni europee sulla regolamentazione dell'intelligenza artificiale.