Come Twitter sta censurando i contenuti contro il governo di Narendra Modi

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 29.04.2021

Copertina del video: 843. Come Twitter sta censurando i contenuti contro il governo di Narendra Modi

I contenuti dell'Episodio #843

In questo episodio di Ciao Internet, affronto una questione di censura di estrema importanza che sta avvenendo in India sotto il governo di Narendra Modi. Analizzo come il governo indiano stia utilizzando la normativa sull'Information Technology per richiedere la rimozione o il silenziamento di contenuti su Twitter che criticano la gestione della pandemia di Covid-19. Discutiamo delle implicazioni di tali azioni, della trasparenza adottata da Twitter e delle conseguenze per la libertà di espressione.
Ciao a tutti, sono Matteo Flora e in questo episodio di Ciao Internet voglio parlarvi di un fenomeno di censura che sta avvenendo in India, un caso che considero estremamente rilevante e preoccupante. Come sapete, ho discusso molte volte di come le piattaforme digitali gestiscono i contenuti, e oggi ci troviamo di fronte a una situazione che merita attenzione.

In India, il governo di Narendra Modi è al centro di una tempesta politica a causa della gestione della pandemia di Covid-19. Le immagini che arrivano dall'India sono drammatiche: ospedali senza letti disponibili, farmaci scarsi e pire funerarie in strada. Questo contesto ha alimentato critiche feroci contro Modi, non solo da parte di influencer ma anche da parte di importanti figure pubbliche e membri dei governi federati.

Come ha reagito il governo di Modi? Ha scelto di intervenire in un modo che potremmo definire discutibile: attraverso la censura. Medianama, Vox e The Verge hanno riportato che il governo ha utilizzato il Information Technology Act per richiedere a Twitter di rimuovere o silenziare una serie di tweet. Questi tweet non contengono disinformazione, ma piuttosto documentano e criticano la gestione della pandemia da parte del governo, includendo anche critiche dirette a Modi per le sue scelte politiche.

Tra i contenuti rimossi o silenziati, troviamo articoli di giornali come The Karaman India e post di figure di spicco che attaccano Modi per aver sottovalutato il Covid-19. Twitter, mantenendo una certa trasparenza, ha pubblicato le richieste del governo e notificato gli utenti coinvolti. Gli hashtag come #covidsecondwaveinindia, #indiafightsCorona, #ModifailsIndia e #Modiresign sono stati colpiti dalle richieste di silenziamento.

Questo caso solleva importanti riflessioni su come le piattaforme digitali devono gestire le richieste dei governi legittimamente eletti, che siano democratici o meno. Dare a un governo il potere di rimuovere contenuti può portare, come in questo caso, alla soppressione di voci critiche non diffamatorie. È un tema complesso e delicato, soprattutto quando le informazioni censurate sono di interesse pubblico e non rappresentano fake news.

Mi interrogo su chi debba avere l'autorità di decidere cosa debba rimanere online e cosa no, e mi chiedo se esista un potere che possa garantire la protezione di contenuti di rilevanza pubblica. Invito voi ascoltatori a riflettere su queste questioni e a condividere la vostra opinione. Se vi interessa approfondire, vi ricordo che potete iscrivervi al mio canale, visitare il mio sito matteoflora.com dove trovate corsi e altre risorse, e unirvi al canale Telegram per discutere insieme a me e ad altri utenti. Grazie per l'ascolto, e come sempre, Sto Te Parati.