Recentemente, alcuni autorevoli quotidiani, come Il Sole 24 Ore e Punto Informatico, hanno riportato la notizia che Facebook e Instagram potrebbero diventare a pagamento, citando le nuove politiche di Apple con iOS 14.5 come causa. Tuttavia, questa informazione è stata estrapolata in modo errato da un messaggio di Facebook che invitava gli utenti a consentire il tracciamento per mantenere i servizi gratuiti.
Il sistema operativo iOS 14.5 di Apple ha introdotto nuove direttive che richiedono un consenso esplicito per il tracciamento dei dati, limitando così la capacità di Facebook di raccogliere informazioni per la pubblicità mirata. Questo è visto da molti come una mossa di Apple per rafforzare la privacy degli utenti, ma ha anche un impatto commerciale significativo su Facebook e altre piattaforme che si basano sulla pubblicità per monetizzare.
Il messaggio di Facebook, che invita a "contribuire a mantenere Instagram gratuito", è una pratica comune tra i servizi freemium, che offrono contenuti gratuiti finanziati dalla pubblicità. Nonostante le speculazioni, Facebook non ha annunciato alcun piano per rendere i suoi servizi a pagamento. Anzi, fino al 2019, il sito riportava chiaramente che sarebbe rimasto gratuito.
L'idea che Facebook possa addebitare un costo per l'accesso è improbabile, poiché perderebbe una vasta porzione di utenti. Inoltre, l'implementazione di un modello a pagamento solo per gli utenti che non accettano il tracciamento sarebbe in contrasto con le policy di Apple stessa. In sintesi, l'allarme su un potenziale passaggio a un modello a pagamento è ingiustificato, e la notizia è stata amplificata per generare traffico.

In questa Puntata
L'episodio affronta le recenti notizie secondo cui Facebook e Instagram potrebbero diventare a pagamento a causa delle nuove politiche di Apple su iOS 14.5. La discussione chiarisce che queste affermazioni sono infondate e derivano da un'errata interpretazione di un messaggio di Facebook. Il tema centrale è il conflitto tra Apple e Facebook riguardo alla privacy e alla monetizzazione dei dati utente.