Durante la vigilia della Partita del Cuore, un evento benefico per la ricerca sul cancro, Aurora Leone e Ciro dei The Jackal si trovano al centro di una controversia. Invitati a lasciare il tavolo della Nazionale Cantanti perché "sei una donna, non puoi stare qui", Aurora e Ciro affrontano una situazione di discriminazione di genere. Nonostante Aurora fosse stata convocata per giocare, il direttore generale Gianluca Pecchini insiste che le regole impediscono alle donne di sedere con i giocatori.
La risposta dei The Jackal è immediata e trasparente, con Aurora che racconta l'accaduto sui social, esprimendo il suo disappunto ma incoraggiando comunque le donazioni alla causa. La reazione della Nazionale Cantanti è invece disastrosa: un comunicato aggressivo e privo di scuse, che tenta di colpevolizzare le vittime e minimizzare l'accaduto, peggiora la situazione.
La vicenda innesca una serie di ritiri da parte di artisti come Andrea Mariano dei Negramaro e Alberto Guidetti dello Stato Sociale, che si rifiutano di partecipare senza scuse ufficiali. Anche Eros Ramazzotti inizialmente difende la Nazionale ma poi si ritira dalla partita.
Gianluca Pecchini si dimette, ma il suo comunicato di dimissioni continua a evitare responsabilità dirette, parlando di "equivoco" e non di comportamento discriminatorio. La gestione fallimentare della crisi dimostra l'importanza di una comunicazione onesta e responsabile, soprattutto in un'epoca in cui i social media amplificano ogni errore.
In questa Puntata
La gestione della comunicazione durante la Partita del Cuore della Nazionale Italiana Cantanti si trasforma in un caso di discriminazione di genere, mettendo in luce errori nella gestione della crisi. L'esclusione di Aurora Leone, membro dei The Jackal, per motivi di genere, scatena una serie di reazioni pubbliche e dimissioni, evidenziando l'importanza di una comunicazione di crisi efficace e sensibile.