Perché il DDL Autolesionismo è un pericolo per te e per la rete…

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 01.08.2021

Copertina del video: 876. Perché il DDL Autolesionismo è un pericolo per te e per la rete…

I contenuti dell'Episodio #876

Ciao a tutti, sono Matteo Flora e oggi vi porto a esplorare l'effetto Cobra, un fenomeno economico interessante che, purtroppo, sembra trovare applicazione anche nelle nostre leggi contemporanee. In questa puntata di Ciao Internet, analizziamo un disegno di legge del Senato italiano, il 2086, che intende contrastare la diffusione di contenuti violenti e di autolesionismo, ma rischia di ottenere l'effetto opposto a causa di una serie di problematiche legate alla sua implementazione e alle responsabilità che impone sulle piattaforme digitali. Discuteremo dei rischi legali, delle sfide tecniche e del potere che questo conferirebbe ai social network, concludendo con delle proposte alternative per affrontare queste sfide.
In questa puntata di Ciao Internet, partiamo da una storia che amo particolarmente: l'effetto Cobra. Questo fenomeno economico descrive le conseguenze indesiderate che possono derivare da un tentativo di incentivare o disincentivare un comportamento. Prendiamo l'esempio storico in cui, in India, durante il periodo coloniale, il governo inglese offrì una ricompensa per ogni cobra ucciso. Inizialmente, il piano sembrava funzionare, ma ben presto le persone iniziarono ad allevare cobra per ottenere le ricompense, portando a un aumento del problema anziché una sua risoluzione. Questo ci porta al tema centrale della puntata: un disegno di legge italiano, il DDL 2086, che intende modificare il codice penale per responsabilizzare le piattaforme nella lotta contro i contenuti violenti e di autolesionismo.

Il DDL 2086 mira a responsabilizzare le piattaforme digitali come Facebook, Google e TikTok, richiedendo loro di individuare e rimuovere contenuti che istigano alla violenza, all'autolesionismo e al suicidio. Tuttavia, ci sono tre ordini di problemi che questo DDL presenta. Primo, dal punto di vista legale, il disegno di legge contrasta con normative europee come il Digital Service Act, che limita gli obblighi di sorveglianza preventiva delle piattaforme. Inoltre, gli obblighi del DDL 2086 superano quelli previsti dalla direttiva europea sulla lotta al terrorismo, sollevando dubbi sulla sua fattibilità e coerenza legale.

Secondo, l'analisi automatica dei contenuti rappresenta una sfida tecnica immensa. Con l'enorme volume di contenuti che viene caricato online, un controllo automatico efficace è difficilmente realizzabile. Le intelligenze artificiali, anche se molto avanzate, non sono in grado di comprendere il contesto e l'esperienza umana necessari per identificare incitazioni al suicidio o all'autolesionismo.

Terzo, c'è il problema del potere conferito alle piattaforme. Se si chiede ai social network di decidere quali contenuti possono essere pubblicati, si rischia di limitare la libertà di espressione. Per evitare responsabilità penali, le piattaforme potrebbero adottare politiche estremamente restrittive, eliminando anche contenuti che non hanno nulla a che vedere con l'autolesionismo.

Le alternative che propongo includono una maggiore collaborazione con organismi esistenti e l'uso di tecniche di fingerprinting per impedire la ricarica di contenuti dannosi. Queste soluzioni potrebbero offrire un equilibrio tra la necessità di proteggere gli utenti e il mantenimento della libertà di espressione. Vi invito a riflettere su questi temi e a discutere del DDL 2086 con chiunque possa influenzarne l'iter legislativo. Insieme, possiamo lavorare verso soluzioni più efficaci e responsabili.