903. Telegram e pedofilia: gli oltre 20.000 canali pedo al mese sulla piattaforma

Ciao Internet su Ciao Internet con Matteo Flora del 14.10.2021

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In questa Puntata

Telegram ospita un numero significativo di gruppi legati alla pedopornografia, con migliaia di rimozioni mensili. Tuttavia, la piattaforma non gestisce altre problematiche come il revenge porn con la stessa efficacia. Le azioni di Telegram sono spesso motivate da pressioni di mercato piuttosto che da principi etici, sollevando dubbi sulla sua gestione del rischio e sulla percezione pubblica di libertà di parola.
Parlando con alcuni amici, ho scoperto che molti utenti di Telegram non conoscono il canale ufficiale "Stop Child Abuse", che fornisce statistiche sui gruppi e canali legati alla pedopornografia rimossi dalla piattaforma. Ogni giorno, tra 600 e 700 gruppi vengono eliminati, con un totale mensile che supera spesso i 20.000. Questo dimostra che Telegram è utilizzato attivamente per la pedopornografia, ma anche che la piattaforma interviene per rimuovere tali contenuti.

Tuttavia, la gestione di altri contenuti problematici, come il revenge porn, è meno efficace, con molte segnalazioni che restano inascoltate. Questo evidenzia un modello di gestione del rischio di Telegram che non è né sicuro né resistente alla censura, ma piuttosto reattivo alle pressioni esterne. Le piattaforme come Apple e Google hanno un ruolo cruciale, poiché minacciano di rimuovere Telegram dai loro store se non gestisce adeguatamente le segnalazioni di contenuti illeciti.

Questo scenario è una pratica comune nel settore, dove le piattaforme rispondono solo quando le pressioni di mercato diventano insostenibili. La legalità e la libertà di parola sono spesso subordinate alle regole del mercato, il che è deludente. È preoccupante vedere come le segnalazioni di contenuti illeciti possano essere ignorate per motivi futili, nonostante la capacità di intervenire esista. Inoltre, molti utenti continuano a vedere Telegram come un baluardo di libertà di parola, ignorando la realtà delle sue pratiche di censura quando conviene economicamente.

Invito tutti a riflettere su questi aspetti e a condividere le proprie opinioni. Se non siete ancora iscritti, vi incoraggio a farlo per rimanere aggiornati sui temi di intersezione tra tecnologia e società, di cui mi occupo quotidianamente.